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Un nuovo approccio “inclusive”: da BMW nasce la prima catena di montaggio per anziani

Creato il 27 febbraio 2011 da Andreas
Un nuovo approccio “inclusive”: da BMW nasce la prima catena di montaggio per anziani
La BMW ha inaugurato un edificio di 20 Mio di Euro a Dingolfing, che produrrà l’asse motore di tutti i veicoli BMW. L’investimento porterà ad una riduzione di costo del 20% dei rispettivi componenti con una addizionale riduzione di emissioni ambientali. Fino a qui, la notizia porta l’impronta di una tradizionale notizia del mondo economico, incentrato sul corretto investimento che mira al rendimento e miglioramento globale della condizione aziendale: utilizzo di energie alternative da fonti rinnovabili, isolamento migliore insieme ad una aereazione ottimizzata, ma anche una notevole riduzione di necessità di movimento di mezzi di trasporto per una logistica migliorata: 1000 km al giorno di risparmio.Un nuovo approccio “inclusive”: da BMW nasce la prima catena di montaggio per anziani
In realtà, la vera “rivoluzione” è un'altra: quasi come tornare ai Tempi Moderni di Charlie Chaplin: un lungo lasso di tempo che ferma la discussione sulle condizioni di lavoro al livello “rivoluzionario” concentrato a rendere sicuro e sano il posto di lavoro mantenendo comunque un alto rendimento dei singoli postazioni. Da operatori ultra specializzati, frutto del Taylorismo, si è passato all’umanizzazione del posto di lavoro, anche in fabbrica tenendo conto dei requisiti necessari per un lavoro proficuo e ergonomico.Un nuovo approccio “inclusive”: da BMW nasce la prima catena di montaggio per anziani
Nato nel 2004,  e dopo un primo “test” nel 2007, ora la casa automobilistica ha installato una prima “catena” di montaggio dedicato a persone anziane: i loro vecchi che danno grande rendimento per l’esperienza ma minore per forza fisica. Fino alla fine dell’anno sono previsti 100 aree produttive con più di 4000 operatori. Proprio sulla base del trend secolare dell’invecchiamento della popolazione, la decisione di guardare in un futuro “un po’ più lontano”: impostato dall’inizio per l’utilizzo di operatori più anziani, per la sua progettazione sono stati coinvolti di dipendenti della logistica a montaggio per generare le soluzioni del layout. Utilizzando dei cartoni, sagome corporee, sono stati fatti simulazioni per migliorare l’ergonomia e per adattare le altezze e profondità per la presa. Inoltre le postazioni sono stati realizzati in modo da poter adattare individualmente l’arrivo del materiale incluso la possibilità di svolgere le attività liberamente in piedi, seduto o camminando. L’organizzazione del lavoro inoltre supporta l’impegno con una articolata rotazione dei lavoratori tra i posti di lavoro.Insieme a queste configurazioni e elementi organizzativi, è stato introdotto anche un programma di “qualificazione” relativo all’alimentazione e movimento, con una fisioterapista che introduce a movimenti compensativi. Inoltre è previsto la realizzazione di uno spazio di fitness e riposo, mentre la mensa offre cibo sano e diversificato.

Un nuovo approccio “inclusive”: da BMW nasce la prima catena di montaggio per anziani

Invecchiamento della popolazione in Germania, confronto 1950 e 2050


Lo sfondo culturale di questo progetto “innovativo” è una tendenza comune a tutti i paesi della “vecchia” Europa: la popolazione sta invecchiando, e questo invecchiamento è causato da un andamento negativo delle nascite e il raggiungimento di un età sempre più alto per una sempre più efficiente e abile sanità. Questo porta direttamente al fatto che le persone dovranno lavorare sempre più a lungo, in quanto non ci sarà una generazione qualificata più giovane. Inoltre, potrebbe essere anche interessante lavorare più a lungo in quanto ci si “guadagna” una pensione più alta.
BMW ha calcolato che fino al 2020 la parte dei dipendenti che supera i 50 anni di età passerà dai odierni 25% ai 45%. In questo senso, l’azienda ha iniziato questo progetto da introdurre in tutti i suoi impianti dell’area tedesca per affrontare per tempo e efficacemente un investimento sul proprio personale.Questo investimento va programmato: l’avanzo di età (parliamo poi di 8, 10 anni in media in più) porta con se anche alti costi per il personale. Da una parte personale più anziano ha uno stipendio più alto, e contemporaneamente rimane più volte a casa per malattia. In questo, deve essere contrapposto un programma per la salute, ed ecco perché vengono introdotti programmi di attività fisica e fisioterapeutiche. Contemporaneamente potrebbe farsi largo nuovi modelli di lavoro come giornate addizionali di ferie non retribuite per persone di fasce di età più alte: contenti loro, contenti la cassa aziendale.

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