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Un’occhiata ai racconti di Flannery O’Connor

Da Marcofre

Per adesso non riesco a tuffarmi nel libro “Tutti i racconti” della scrittrice statunitense Flannery O’Connor: prima devo finire quello di Carver, e poi un paio editi da Iperborea.
Ho solo sfogliato l’introduzione di Marisa Caramella, però ho scoperto un paio di cose.

La prima: la raccolta racchiude un estratto del terzo romanzo della O’Connor, che non fu mai completato a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute, che poi la condussero alla morte. Il titolo doveva essere “Why do the heathen rage?”.

La seconda. Il racconto “Non si può essere più poveri che da morti” è il progenitore de “Il cielo è dei violenti”. Sarebbe interessante capire come e perché, pur essendo nato racconto, si sia evoluto in romanzo. Soprattutto il come: il motivo è ovvio. Non stava in poche pagine, e reclamava la sua giusta dimensione.


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