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Un pacco in buone mani

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Questa è un altra segnalazione. Non solo una nuova segnalazione ma anche uno dei pochi casi in cui è l’uomo ad essere coinvolto in una pubblicità sessista.

Notiamo una principale differenza rispetto agli stereotipi femminili. Qui l’uomo è interlocutore, il messaggio pubblicitario è rivolto a lui. Il pacco, un allusione all’organo maschile viene utilizzato come simbolo di virilità. Non è presente alcun tipo di sessualizzazione dell’uomo nè alcuna riduzione ad oggetto sessuale.

La pubblicità è di tipo androcentrico. Notiamo che un altra azienda, un ufficio postale, ha utilizzato lo stesso messaggio, utilizzando il corpo femminile.

Viene dalla svizzera, sicuramente inflenzata dagli stereotipi della vicina italia. Molto simili culturalmente direi. Qui la donna è nuda, avvenente, sessualizzata e la pubblicità ha sempre come interlocutore l’uomo e il suo pacco. Le buone mani dovrebbero essere quelle della signorina desnuda, la quale dovrebbe farle un “servizietto”.

La differenza è che qui la donna è ridotta a elemento ornamentale e a oggetto sessuale.

L’ultima pubblicità risale al 2007 ed è stata ritirata.



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