Magazine Attualità

Un paese ricchissimo, come il nostro, che parla ogni giorno di crisi prendendo in giro quel 30% di popolino che viene ammazzato come il maiale, per farne prosciutti, salami,pancetta e lardo.

Creato il 29 dicembre 2011 da Slasch16

Un paese ricchissimo, come il nostro, che parla ogni giorno di crisi prendendo in giro quel 30% di popolino che viene ammazzato come il maiale, per farne prosciutti, salami,pancetta e lardo. L’ 86% degli italiani farà il capodanno in casa per risparmiare, per via della crisi. Il 90% dei giornali e trasmissioni televisive dedica la maggior parte del dibattito alla crisi, ai disoccupati, ai pensionati, precari e giovani senza un lavoro e prospettive.
Ce ne sarebbe abbastanza non per indignarsi ma per fare la rivoluzione, andare a casa di Francesco Piscitelli quello che rideva la notte del terremoto all’Aquila pensando ai profitti che avrebbe fatto, grazie a Bertoladro, sulle disgrazie degli aquilani e che porta la mamma al ristorante con l’elicottero privato parcheggiando sulla spiaggia antistante il ristorante per non affaticarla con qualche centinaio di metri in più.
A parlare dei grossi problemi degli italiani c’è tutta la crema del giornalismo italiano, gente che guadagna centinaia di migliaia di euro all’anno, qualcuno anche qualche milione, e devo riconoscere che dà la parola anche ai diretti interessati, quelli che non riescono a mantenere la famiglia o a pagare il mutuo, giovani senza speranze che hanno solo due alternative, emigrare o suicidarsi.
Qualcuno, che non ha capito niente come me, lo ha già fatto e la mia impressione è che siano gli unici che hanno capito tutto.
Riusciremo a portare in piazza qualche milione di indignati con slogan e bandiere, qualcuno di più riusciranno a portarne le donne a protestare perchè, oltre ai problemi economici hanno anche quelli dei diritti che ancora non sono paritari del tutto.
Insomma mi chiedo cosa si aspetta a fare la rivoluzione, anzi no la chiamerei giustizia, prendere gli evasori scoperti, i politici corrotti. i vari Piscitelli sparsi per il Paese ed appenderli a testa in giù in qualche piazza come si è fatto con il duce.
Gli imprenditori maneggioni che fanno il gioco delle tre carte con le aziende lasciando sul lastrico intere famiglie, come quello che ha fatto irruzione nella sua azienda occupata dai dipendenti con finti poliziotti per liberare l’immobile e metterlo in vendita, per qualche milione in più.
Non passa giorno senza che i giornali non pubblichino nome e cognome di qualche evasore, gente che viaggia in Ferrari,ha due o tre ville a disposizione, viaggia all’estero per svagarsi dallo stress dell’evasione fiscale, insomma prende per il culo tutta Italia come fa il governo Monti quando chiede i sacrifici agli italiani. Sempre quelli e sempre gli stessi.
Ogni giorno mi dico, siamo al capolinea, qui viene fuori un casino, siamo nel letame sino al collo e loro si preoccupano di trovare un altro centravanti , insultano la miseria, i disoccupati, i precari, gli illusi dallo Stato o i pirla come me che non hanno ancora capito come gira il mondo e si aspettano la rivoluzione, la rivolta, le ghigliottine in piazza per giustiziare sfruttatori e parassiti come hanno fatto i francesi nel 1848 quando hanno fatto piazza pulita di nobili e reali, come hanno fatto in Russia con gli zar ed i loro cortigiani.
Eppure le informazione le abbiamo, per passare nel tritacarne uno spudorato come Piscitelli avrebbero dovuto bastare le risate che si è fatto nella notte del terremoto, aggiungo che per uno come me basta ed avanza la spudoratezza che ha avuto nel parcheggiare il suo elicottero in una spiaggia pubblica per la sua comodità.
Non è il gesto in se, se avesse avuto un problema, è quello che c’è dietro una mentalità del genere che manca di rispetto a tutti gli altri del genere umano che stanno attenti a dove parcheggiano la bicicletta per non disturbare.
Una prevaricazione indecente che è figlia, sorella, della risate sui terremotati dell’Aquila.
Ed allora perchè non scendiamo in piazza con i forconi, le falci, i martelli e non cominciamo ad eliminare  uno per uno i parassiti indecenti che ammorbano il nostro Paese?
Perchè tutto il baraccone  si regge tutto sul 25%, più o meno, di popolino vessato, sfruttato, spremuto che non ha la cultura, le forze , la rabbia per scendere in piazza e fare giustizia ed a mettere in pratica la vera equità, che taglia le teste.
Se il sistema, il potere, il governo, gli speculatori, i parassiti, che fanno tutti parte della stessa famiglia, lo stesso ceppo parassita della società, attraverso la propaganda di regime riesce a convincere la massa degli italiani che la crisi è mondiale, europea, globale e l’austerità, la crisi, i sacrifici toccheranno a tutti scatta il meccanismo della pace sociale, della solidarietà , ella convinzione errata che siamo tutti nelle stesse condizioni e le differenze sono minime. Ci convincono che ci siamo dentro tutti ed allora giù a tagliare le pensioni, licenziare, chiudere le aziende per salvare il futuro dei nostri figli, un teatrino così riuscito da convincere i pensionati stessi che sia giusto così, ognuno deve fare la sua parte, Ici compresa.
Berlusconi non c’è più ma il capitalismo è vivo e vegeto, sta benissimo ed è da quando è nato che ha arricchito i pochi e ampliato i poveri, gli sfruttati. Ha spremuto sempre gli stessi e continua a spremerli perchè si riproducono i miserabili, fanno figli come le piante di limoni fanno i limoni, garantiscono al capitalismo parassita e speculatore anche i limoni da spremere nei prossimi decenni.
Una presa per il culo che dura da centinaia di anni e dura perchè sono stati astuti nell’inserire tra loro ed i limoni (proletari da spremere) il famoso ceto medio che non ha nessun interesse a fare la rivoluzione perchè, protetti e defilati dal loro egoismo, assistono alla lotta tra il capitale e gli sfruttati pensando solo ai loro interessi, alla loro convenienza.
Questa mattina ho trovato sulla Provincia di Varese, un quotidiano locale, questo articolo:
I risparmiatori si tutelano
In Svizzera i risparmi Italiani 

Non pensate male, non sono i soliti banditi che ogni tanto vengono scoperti dalla Guardia di Finanza, sono cittadini normali che fanno tutto in regola, pagano le tasse e tutto il resto ma non si fidano dell’Italia, nemmeno dalla padania a quanto pare.Sono quelli con la faccia normale ai quali ti viene voglia di offrire un caffè perchè a vederli così, banali, insignificanti, che stanno attenti a fare la spesa e ti mettono tenerezza, ti stimolano la solidarietà.
Non fumano, ma non per la salute,  perchè costa e la vita è dura, fanno una vita frugale per paura del futuro e tu pensi, come faccio a lamentarmi se c’è gente ridotta così, ritenendo erroneamente che siano messi peggio di te ed invece sono in un altro pianeta.
Dice l’articolo che la Guardia di Finanza calcola in 11 miliardi gli euro finiti all’estero tra ottobre e novembre, illegalmente.
Non mi ha impressionato perchè è da una vita che gira così i grandi speculatori hanno sempre evaso ed esportato i loro soldi in modo illegale, mi impressionato di più la frase scritta prima di questa sull’esportazione di capitali, ed è questa.
Premessa, hanno aperto un Blog che aiuta e sostiene questi “piccoli” investitori. Il tipo del Blog confida:
A farlo non sono di norma i frontalieri, che per forza di cose hanno già un conto oltre confine, ma gente da tutta Italia che legge il blog. «Abbiamo avuto clienti di Bari e di Ancona ad esempio», racconta, «conviene dai 100mila euro in su, altrimenti non ha senso, e si può decidere che valuta acquistare. Per chi ha grossi capitali conviene diversificare».
Io, onestamente, se vendessi la casa potrei anche averli 100000 euro di risparmi, ma quel conviene dai 100000 euro in su, altrimenti non ha senso, è stata come una pugnalata al cervello, quanti cazzo sono gli italiani che hanno risparmi da 100000 euro in su?
E qui, oggi, ho capito, la rivoluzione non è cosa per noi. Per salvarsi al testa, non andare in depressione, ci vuole una buona dose di egoismo, di Dna individuale, che non ti faccia vedere il mondo com’è  ma pensare solo ai cazzi tuoi e dei disoccupati, dei giovani senza prospettive, dei bambini africani, dei licenziati sulle torri, di tuo figlio costretto a lavorare a partita iva sotto ricatto e di tutti quelli che battono le mani a Servizio pubblico perchè ci sono dei politici, intellettuali, economisti, presentatori, studiosi che parlano dei loro problemi. Solo così puoi vivere meglio, salute permettendo, quello che ti resta da vivere.
Mi è venuta in mente una scenetta della Smorfia, del grande compianto Massimo Troisi, dove in una scenetta facevano una indagine tra i miserabili dei bassi di Napoli, mentre chi interpretava il ruolo del miserabile si lamentava dell’umidità del locale, dell’invasione dei topi e della vita indegna che era costretto a vivere senza che nessuno facesse niente Lello Arena, che interpretava lo studioso che faceva l’inchiesta, gli disse: cosa ne vuoi sapere tu dei tuoi problemi rispetto a noi che sono vent’anni che li studiamo?
Più o meno la sostanza era questa, è questa. Tutti li studiano ma nessuno li risolve.
P.S. Non avendo, purtroppo, un Dna che mi renda immune dalla solidarietà ed egoista alla massima potenza, passerò in farmacia per vedere se c’è un medicinale che mi faccia diventare come Piscitelli, non proprio come lui, già un 10% sarebbe abbastanza per me.
Il problema non è Marchionne ma i milioni di italiani, invisibili, che hanno 50000 euro di risparmi in banca, sono loro che hanno bisogno dei vari Marchionne che li garantisca. 



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :