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Un pallido inverno per augurare buon compleanno a David

Creato il 21 febbraio 2012 da Sulromanzo

David Foster WallaceIl 21 febbraio 2012 David Foster Wallace avrebbe compiuto cinquant’anni; in Italia, come in tutto il mondo, gente inconsolabile al pensiero di «non una parola di più» (come la conclusione di un racconto di DFW) ricorda certo con affetto uno scrittore che ha considerato un amico, un narratore in grado di far sentire il lettore meno solo.

Howling fantods si sono organizzati in gruppi di sostegno già quando Wallace non aveva ancora «eradicato la sua mappa», e dagli Stati Uniti era partito il progetto di una ‘Infinite summer’, un’estate, quella del 2009, dedicata alla lettura collettiva di Infinite jest, opera mondo, libro imprescindibile della letteratura contemporanea.

Adesso l’Archivio DFW Italia lancia il progetto del ‘Pale winter’: l’inverno, con un pezzo di primavera, dedicato alla lettura del postumo, incompiuto Pale king, tradotto in Italia da Einaudi. Dal 3 marzo al 19 maggio 2012 ogni settimana verrà pubblicato un commento introduttivo a una delle sezioni del Re pallido (tappe da sessanta pagine + o -, per parafrasare il titolo della trasmissione radiofonica di Joelle Van Dyne, personaggio di IJ, donna «così bella da apparire deforme»). I commenti sono aperti a wallaciani e a curiosi, a veterani e nuove reclute.

La consacrazione ‘dal basso’ è un fenomeno sempre più frequente in campo letterario: in molti casi si rende evidente quando il numero di ‘mi piace’ sancisce la vittoria di un testo in concorsi che pretendono di essere democratici ma premiano solo l’abilità comunicativa di autori e case editrici, senza che la lettura del testo votato venga considerata propedeutica all’espressione di preferenza. Ma poi ci sono servigi che la Rete rende al lettore accanito: lo fa sentire meno solo (come la letteratura). Se le probabilità di incontrare anime affini in un paesino – poniamo – di ventiquattromila anime sono tendenti al -∞, Internet le moltiplica e, per esempio, un numero cospicuo di wallaciani sparpagliati per l’Italia, dispersi nel mondo, può consolarsi della perdita del proprio autore preferito condividendo impressioni, teorie, riflessioni. Per partecipare al gruppo di lettura non si richiede di presentarsi con un «Ciao, sono X e sono howling fantod da TOT anni», ma si offre una possibilità di scambio, di confronto.  

Il Re pallido non ha beneficiato della cura maniacale, dello scrupoloso labor limae del suo creatore, ma la voce di David si sente chiara e le tematiche per lui importanti sono facilmente ravvisabili in ciò che ci è dato leggere, in ciò che forse non avremmo dovuto leggere, ma, come l’editor Michael Pietsch ci dice concludendo la sua prefazione, «David, purtroppo, non è qui a impedirci di leggerlo, o a perdonarci il desiderio di farlo».

Trovate il gruppo di lettura qui:

Sito Archivio DFW Italia

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