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Un pizzico di...

Creato il 15 giugno 2015 da Amichescrittrici
Non bevo caffè, a volte azzardo un ginseng e così mi sono incuriosita riguardo a questa pianta che ormai spopola dalle nostre parti.
UN PIZZICO DI...
UN PIZZICO DI...Il termine ginseng designa numerose specie appartenenti alla famiglia delle Araliaceae. Nella medicina cinese la droga ricavata da queste piante, costituita dalle radici, ha alle spalle una tradizione millenaria, fatta dei più svariati impieghi. Il nome ginseng deriva dalla parola cinese "rensheng" che significa uomo, scelta con tutta probabilità per sottolineare la struttura antropomorfa della radice.
Considerato un rimedio quasi universale, il ginseng veniva usato soprattutto contro l'invecchiamento, i disturbi gastrointestinali e come preparato rivitalizzante.

La straordinaria fama di droga-panacea ed il fascino misterioso della sua origine orientale hanno contribuito a decretarne il successo nei nostri mercati. Inizialmente spinti dalla loro presunta abilità nel risvegliare desideri assopiti, gli estratti di ginseng sono ormai presenti in numerosi complementi alimentari, in gran parte destinati a persone convalescenti, sportivi ed anziani. Non è quindi un caso che il ginseng sia considerato il prodotto erboristico più utilizzato al mondo.Le virtù del ginseng sono attribuibili a diversi componenti presenti nelle sue radici. Oltre ad un buon contenuto invitamine, olio essenziale e polisaccaridi va segnalata la presenza di ginsenosidi, iprincìpi attividella droga.Si sono susseguiti numerosi studi per indagarne le reali proprietà curative e sono emersi elementi che hanno proposto l'utilizzo di ginseng nel trattamento di diverse condizioni, comediabetedi tipo II,insonnia,gastrite,ipotensione,stati di stressed affaticamento. Agli estratti di ginseng sono stati attribuiti anche effettiantiossidanti,antipiretici,ipocolesterolemizzanti,probiotici, radioprotettivi, anticancerogeni ed antinfiammatori.Molti di questi effetti, dimostrati solamente sugli animali, sono ancora in attesa di conferme scientifiche; inoltre, la qualità e la neutralità degli studi condotti nei Paesi dell'est asiatico è stata messa in discussione. Un altro problema deriva dagli enormi interessi economici che ruotano intorno a questa pianta e che spingono per il riconoscimento delle sue presunte proprietà terapeutiche. Tutto ciò spiega come mai in proposito esistano opinioni differenti, che vanno dall'eccesso di entusiasmo all'esagerato scetticismo.Voi ne assumete in qualche modo? Nel caso affermativo, per piacere o per scopi curativi?



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