Cari
lavoratori, inoccupati e disoccupati,
da sempre, quella del primo maggio è la vostra festa, è la
festa dei diritti di ciascuno di voi. La sinistra italionza (italiana stronza),
illegittimamente e senza averne alcun titolo, ha evocato a se la paternità di
questo giorno cercando di convincervi che, essa, ha a cuore i vostri diritti, i
vostri interessi e il vostro futuro.
Evidentemente, non c'è nulla di più falso
e tendenzioso, anche storicamente. Saranno almeno una trentina d'anni, se non di più,
che la sinistra italiana e il sindacato hanno abdicato a questo ruolo, semmai realmente
appartenuto. Che piaccia o meno, la verità è che hanno venduto voi, le vostre
famiglie e il vostro futuro agli interessi delle multinazionali, della peggiore
finanza e a quelli dei porci banchieri d'assalto senza alcuna prospettiva
industriale e di benessere collettivo. Lobby di potere prive di decoro e
dignità, appositamente sostenute per interessi di parte: i loro, quelli della
finanza, dei partiti e dei sindacati. Certamente non i vostri. Risultato:
intere aziende, quelle che vi offrivano lavoro, e interi settori industriali
(s)venduti a quattro soldi al primo porco finanziere di turno compiacente con
la politica collusa, corrotta, meschina e malata di cui la sinistra italiana è,
anch'essa, espressione. Il loro obbiettivo
ultimo è quello di vietnamizzare voi, i vostri salari, il vostro lavoro e il vostro futuro,
rendendovi schiavi a quattro soldi. Ci stanno riuscendo! Ma quello che sta colpevolmente sfuggendo a questa sinistra e che si ostina a non capire (o fa finta di non capire) è che, mai come oggi,
nella storia di questo Paese, gli interessi dei lavoratori sono coincisi con
quelli delle imprese. Questo, la "classe operaia" lo ha compreso da un pezzo,
provandolo sulla propria pelle rimanendo vittima di valanghe di licenziamenti a
causa del fallimento di migliaia di imprese uccise da un sistema fallito. Il
futuro dei lavoratori è legato a quello delle imprese, non alle visioni
distorte della politica malata ed incapace, di cui il fallimento di questo Stato
ne costituisce il massimo paradigma.
Se pensate che i vari Bersani, Camusso, D'Alema, Bonanni
(Berlusconi e Grillo compresi) ecc ecc, possano offrirvi un lavoro o
un'esistenza più dignitosa di quella che state vivendo o che vi attende, vi
sbagliate di grosso e, se così fosse, senza alcuna indulgenza, credo che
meritiate tutto quello che state patendo e ciò che patirete. Anziché applaudire
i vari gerarchi di partito o i vari sindacalisti (veri parassiti sociali che
devono il loro benessere alla vostra miseria) per i loro miserevoli discorsi
ideologici infarciti di retorica e falsità, se ne avete occasione, licenziateli, e liberatevi da tanta ipocrisia e falsità.
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