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Un Ponte tra di noi+La San Vincenzo de’ Paoli+

Creato il 27 gennaio 2011 da Gianpaolotorres

Un Ponte tra di noi+La San Vincenzo de’ Paoli+

W. Adolphe Bouguereau +La Carità 1859

autore Lucia Aleati

Progetto di integrazione culturale attraverso l’alfabetizzazione

 L’attività di sostegno alle famiglie in situazione di disagio  che la Società San Vincenzo de’ Paoli di Trino ha  perseguito in questo anno, si è rivolta in particolar modo all’integrazione tra cittadini immigrati e  stanziali.

 Sia all’alfabetizzazione come pure  al sostegno per ottenere i beni primari necessari ad una vita dignitosa di tutta la famiglia nell’ambito della comunità in cui essa risiede.

Abbiamo quindi pensato di affiancare all’attività di sostegno di beni per la vita quotidiana ed al supporto psicologico e materiale che già si svolgeva , di dare impulso maggiore all’alfabetizzazione.

Per diversi motivi che possono sembrare ovvi ma non necessariamente condivisibili, abbiamo voluto dare maggior forza a questo progetto, iniziato presso l’Istituto comprensivo di Trino nel 2003, rivolto alle mamme con  figli che frequentavano la scuola stessa (rumene,senegalesi, marocchine) patrocinato dalla Provincia e dall’Università Popolare di Vercelli per un totale di 20 ore.

E’ poi proseguito per altri due anni con un progetto regionale. Poi tutto si è esaurito.

Il discorso è ricominciato nel 2007 presso la sede della San Vincenzo di Trino purtroppo solo per pochissime donne e con due docenti volontarie: una consorella ed una volontaria esterna . Nel  2009 è iniziata una collaborazione con l’Oratorio Salesiano che ha favorito l’aumento del numero delle donne che frequentano la scuola che da una decina sono passate ad essere una quarantina con frequenze di due giorni durante le ore in cui i figli sono a scuola, ma sapendo che hanno altri figli piccoli si è pensato pure ad un servizio di baby parking . Il tutto gestito da volontarie esterne che sui due giorni sono circa 12.

Da quest’anno, anche per gli uomini, circa 16, è stata pensato un percorso di alfabetizzazione

In giorni ed orari diversi con l’aiuto di due docenti in pensione ed una signora di supporto .

Attraverso questa azione si mira ad un inserimento più consapevole attraverso la conoscenza delle loro abitudini e culture.

Le volontarie sono entusiaste e trascinano con il loro entusiasmo tutti coloro che vengono a conoscenza del progetto.

La figlia di una volontaria ha disegnato il logo, Don Corrado ha procurato le lavagne.

Di tanto in tanto si festeggia qualche ricorrenza con gioia e si scatta qualche foto per ricordo ed intanto persone che non erano mai state scolarizzate(le donne in particolare) imparano a leggere e scrivere, a parlare in italiano  e facendosi capire  nei vari uffici o a scuola per seguire i figli o dal medico.

In questo modo abbiamo voluto fare nostro, il pensiero di San Vincenzo de’ Paoli e del Beato Federico Ozanam.

Certo, molto ci sarebbe ancora da dire e  da fare , ma siamo armate di buona vlontà e ben certe del sostegno morale e finanziario di chi comprende l’importanza di tale azione , e continuiamo tenacemente.

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RIFLESSIONI

 Al termine del primo anno di attività di volontariato attivo presso la San Vincenzo di Trino e alla luce della situazione di disagio crescente nella nostra comunità, mi sento di fare alcune riflessioni che desidero condividere con tutti voi.

Partendo dal fatto che la Conferenza San Vincenzo de’ Paoli dedicata a Sant’Antonino si occupa da più di mezzo secolo di ogni situazione di disagio che  si presenta sul nostro territorio e che le nuove povertà (non parlo di numeri, bensì di forme di povertà) sono in aumento, e che perciò bisogna sempre essere pronti ad ogni evenienza, diventa sempre più impegnativo il compito da sostenere.

Ecco, partendo da ciò vorrei dire che la San Vincenzo non si occupa solo di distribuzione di vestiti usati e di aiutare a pagare qualche bolletta.

Le  consorelle e le volontarie si occupano di tutto ciò che una persona necessita in una situazione di disagio che dura nel tempo e del  disagio immediato. Abbiamo accudito  giovani ragazze con figli neonati che sono state sistemate presso case famiglie,  malati,  bambini piccolissimi con le loro mamme appoggiando il Centro alla vita di Vercelli.

Aiutiamo le famiglie in ogni situazione di bisogno come recita lo Statuto delle conferenze di San Vincenzo senza distinzione di sesso, di religione, di provenienza etnica. E ci occupiamo di qualsiasi tipo di conforto senza preclusione alcuna. Viviamo anzi tutto della  carità, di offerte di persone sensibili, e di contributi di Enti pubblici quando come lo scorso anno hanno potuto dare contributi per sopperire ai bisogni.

Ringraziamo pertanto tutti coloro che ci hanno sostenuto e che continueranno a farlo ricordando ciò che Gesù disse: “Quello che fate all’ultimo tra i  miei fratelli è come se lo aveste fatto a me.”

Per essere sinceri fino in fondo desidero aggiungere che gli aiuti che all’inizio dello scorso anno si rivolgevano in qualche modo nella quasi totalità alle famiglie straniere, dalla metà del 2009 ed ora ancora di più si rivolgono alle famiglie italiane in costante aumento .

 L’analisi della situazione diventa veramente sconfortante, ma a sostenerci abbiamo la Fede e la Speranza che ci permettono di operare per e nella Carità.

Per il Consiglio della San Vincenzo: Aleati Lucia



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