Leggendo Hans Tuzzi possiamo osservare quanta abilità può rivelare la narrazione e come ogni frase sia tesa, ogni immagine piena. Ogni dettaglio, anche il piú insignificante, è importante.
Poi, all’improvviso, qualcosa di torbido e inesprimibile emerge alla superficie, cercando di penetrare, di afferrare qualcosa. E la nozione del tempo traballa come un vagone dall’asse allentato…
Hans Tuzzi, Un posto sbagliato per morire, Bollati Boringhieri, Le Piccole Varianti, 2014.
Potrebbero interessarti anche :
La quinta edizione del festival “Stresa, un aperitivo con …” – che quest’anno ha avuto un’affluenza di pubblico superiore agli anni precedenti grazie alla... Leggere il seguito
La pianura è un luogo letterario. Nascosta nelle nebbie d'inverno o esaltata nel sole estivo, la "bassa" rimanda da sempre a trame inquietanti o ad apparizioni... Leggere il seguito
Da venerdì 14 a sabato 16 giugno si svolgerà la quinta edizione del festival letterario “Stresa, un aperitivo con …” quest’anno interamente dedicato alla... Leggere il seguito
Clock Rewinders è una rubrica ideata dai blog One Book Bender e 25 Hour Books (io l'ho scoperta su Liberamente parlando di libri) e riassume in poche e... Leggere il seguito
Lunedì 11 marzo 2013 – ore 18.30 Teatro Franco Parenti, Milano – via Pier Lombardo 14 Racconta gli ultimi giorni di vita di JP MORGAN, grande banchiere... Leggere il seguito
L’Arte di fare il Libro d’Arte 9ª edizione Il collezionismo librario: raccogliere è seminare Bologna Palazzo di Re Enzo e del Podestà 21-23 settembre 2012... Leggere il seguito
intrattenimento
lory663
maestrarosalba
rimmel
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake
