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Un rapporto di studiosi inglesi denuncia il duopolio di due società finanziarie nelle operazioni di "money trasfer" nei Paesi africani

Creato il 18 aprile 2014 da Marianna06

 

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Un duopolio schiaccia lo sviluppo dell’Africa: lo sostengono i ricercatori di un centro studi inglese in un rapporto dedicato alle tariffe imposte dalle società di “money tranfer” sulle rimesse inviate dagli emigranti ai loro parenti rimasti nei paesi d’origine.

Nello studio dell’Overseas Development Institute (Odi) si calcola che sull’invio di 200 dollari si perde il 12%, circa il doppio rispetto alla media mondiale.

Secondo Kevin Watkins, il direttore di Odi, evidenzia che nonostante si facciano sacrifici enormi per aiutare le famiglie, gli africani residenti all’estero sono costretti a pagare tariffe insostenibili nell’era del ‘mobile banking’ e di internet.

I ricercatori calcolano che riducendo l’ammontare delle tariffe al 5% delle somme inviate si riuscirebbe a “liberare” un miliardo e 800 milioni di dollari.

Un obiettivo, questo, indicato anche dal G20, il gruppo delle 20 maggiori economie del pianeta. Ma reso difficile da raggiungere, secondo gli studiosi, da una situazione di sostanziale duopolio nella gestione delle rimesse degli africani.

Nel rapporto si sottolinea che il mercato è controllato per circa due terzi da Western Union e da  Moneygram, società che hanno consolidato, senza incontrare ostacolo alcuno, la loro posizione a sud del Sahara negli ultimi 20 anni.

E sarebbe ora che le “cose” cambiassero. Pena il ritardo nello sviluppo. Ritardo che, studi seri alla mano, grazie a questa “cresta” legalizzata, ci dicono che è già realtà.

 

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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