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Un ricordo di Monsignor Cleto Bellucci

Creato il 07 marzo 2013 da Laperonza

 

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L’ultimo ricordo che ho di Monsignor Bellucci risale allo scorso Natale, quando andai con la famiglia a fare due passi a Torre di Palme e lo incontrai dentro Sant’Agostino dove facemmo quattro chiacchiere davanti allo splendido Crivelli lì custodito. Ma di Cleto ne ho di ricordi, di quando mi somministrò la Cresima ai tempi in cui la cerimonia si svolgeva al Palazzetto dello Sport tanti eravamo di ragazzi, e di quando veniva il Giovedì Santo alla lavanda dei piedi e noi ragazzini, incaricati dal nostro don Peppe Trastulli di interpretare i Dodici, ci impegnavamo tutto il pomeriggio nel giocare a pallone in modo tale di regalargli un bell’olezzo di piedi. Cleto Bellucci è stato Arcivescovo di Fermo per un lungo periodo e credo di poter affermare che egli sia stato la personalità più rilevante che abbia rivestito quel ruolo. Persona di grande cultura, finissimo uomo di Chiesa e di Politica, coltissimo e intelligentissimo, grande tessitore e grande comunicatore, certamente dotato di enorme personalità ma mai invadente, sempre disponibile per chiunque e infaticabile nel suo ruolo di capo della Chiesa locale. I suoi successori hanno sofferto nel confronto e certamente Monsignor Bellucci rimarrà nella storia locale e nei ricordi di chi l’ha conosciuto con una figura incancellabile. Per molti resterà sempre il nostro Vescovo.

Luca Craia


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