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Un saluto al maestro mario lodi

Da Rossellagrenci

UN SALUTO AL MAESTRO MARIO LODI

UN SALUTO AL MAESTRO MARIO LODI

Il 2 marzo ci ha lasciati il Maestro Mario Lodi. Non solo Maestro (con la M maiuscola) ma scrittore e pedagogista. Con Mario Lodi scompare la scuola "popolare" che in Italia aveva esponenti come don Lorenzo Milani, Gianni Rodari, Loris Malaguzzi.

Nel sito del Maestro La Casa delle Arti e del Gioco è scritto:

la vita di Mario Lodi ha interpretato culturalmente la ricostruzione dell'Italia post-guerra, ne ha segnato i momenti più alti di riflessione sulla pedagogia e il mondo della scuola e dei bambini attraverso un impegno concreto e quotidiano.

E' proprio nel contatto quotidiano con i bambini, con la loro osservazione partecipe che Mario Lodi ridisegna il valore della scuola, ne cambia aspetti e metodologia.

Si deve a questa esperienza e alle successive elaborazioni se anche in Italia si fa strada la consapevolezza che il bambino è portatore di una vera e propria cultura che una società civile deve saper accogliere e rispettare.

Mario Lodi è il papà di Cipì, fino all'ultimo libro Bambini, scritto insieme a Simonetta Maione e Federico Maggioni con il contributo di Alfredo Gioventù e Daniela Mangini nell'albo allegato "Bambini in Atelier" e il cd curato da Enrico Pierini. Un libro delicato e bellissimo, in cui artisti, pedagogisti, scrittori hanno realizzato un percorso speciale e accattivante per consentire ai bambini di assaporare la bellezza della loro età e ai grandi di ritornare un pò bambini.

In tutti questi anni l'intensa attività e l' impegno di studio e ricerca del maestro, insieme agli amici, ai collaboratori, alla moglie e alle figlie, hanno dato grande impulso alla Associazione culturale Casa delle Arti e del Gioco.

A tutt'oggi la figlia Cosetta e un'equipe di educatori, operatori, insegnanti e formatori portano avanti le attività dell'associazione che si propone di promuovere la formazione degli insegnanti e dei cittadini che si dedicano alla educazione democratica fondata sui valori della Costituzione italiana, e di valorizzare e sviluppare le capacità espressive, creative e logiche dei bambini e degli adulti.

Il bambino impara giocando da quando nasce. I suoi strumenti sono i sensi e la mente... ...Con i primi raccoglie i dati della realtà: i rumori, le forme, il tepore del seno materno, il sapore del latte, gli odori della casa, i colori, le voci. Con la mente confronta, riflette, ricorda. Conserva le sensazioni in ripostigli segreti dove possono restare per tutta la vita. Il suo metodo è corretto perché raccoglie dati, li confronta, li seleziona, formula ipotesi, le verifica, ricava sintesi. Restituiamo ai bambini la possibilità e il piacere di scoprire - giocando - concetti scientifici e abilità tecniche che li aiutino ad ampliare la loro cultura.

Alcuni dei suoi libri sono stati pubblicati o ripubblicati dalla casa editrice La meridiana : Favole di pace , La mongolfiera , La strega, L'orologio azzurro , Stella azzurra. Ed è proprio Elvira Zaccagnino de La meridiana che scrive:

Favole. Racconti. Scritti non dal maestro per i bambini ma dai bambini con il maestro. Lui si limitava a farli scrivere, raccontare, disegnare i bambini. A dar loro l'opportunità di riflettere e raccontare, scatenare la fantasia, lavorare in gruppo. La classe per lui non era un' aula ma una relazione infinita di opportunità, di ricchezze, di doni, di talenti. Di sguardi diversi e tutti veri sul mondo, di occasioni plurali di crescita. E il rapporto di ogni insegnante con la classe una occasione preziosa, unica, indispensabile.

In una bellissima lettera agli insegnanti, scrisse: Non dimenticate che davanti al maestro e alla maestra passa sempre il futuro. Non solo quello della scuola, ma quello di un intero Paese: che ha alla sua base un testo fondamentale e ricchissimo, la Costituzione, che può essere il vostro primo strumento di lavoro.

Ecco: Mario non è mai stato un maestro d'altri tempi. È stato un maestro moderno in un Paese che ha reso obsoleta la scuola e l'idea che insegnare, educare, sia il solo unico strumento per cambiare un Paese. Speriamo che ora che non c'è, nel suo ricordo accada.

Qui trovate una bella video-intervista fatta al Maestro Lodi nel 2011. Qui, invece, la lettera che scrisse agli insegnanti nel 2010.

Con questo augurio spero anche io che la Scuola Italiana cambi e, inseme a lei, il Paese intero!

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