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Un tributarista consultato nel servizio spiega che c'è un evidente buco legislativo riguardo questa prassi, che però l'esecutivo ha cercato di coprire da par suo. Infatti, un emendamento del governo del 27 maggio al provvedimento su corruzione, voto di scambio, riciclaggio in discussione alla Commissione Giustizia al Senato, recita così
In pratica, se auto-ricicli del denaro sporco e lo utilizzi per creare altri profitti vieni punito, ma se con quel denaro sporco non generi altri profitti, no. Infatti, quel "al fine di procurare a sè o ad altri un ulteriore vantaggio", è con tutta probabilità da intendere in questo modo: se del denaro sporco viene auto-riciclato, per esempio nelle slot machine come mostrato nel filmato, senza essere impiegato in altre attività che danno profitto, non costituisce reato. Per dire, uno potrebbe riciclare -e giustificare- proventi illeciti, come quelli provenienti dallo spaccio di droga, e poi versare il denaro in banca come vincita, senza aver commesso nessun reato. E, in effetti, il governo chiarisce che il reato di auto-riciclaggio è punibile " solo ove il fatto sia commesso al fine di procurare a sè o ad altri un ulteriore profitto"
Sembrerebbe un sistema perfetto di auto-riciclaggio di denaro sporco o in nero, al quale il governo oppone solo il buffetto di un "purchè non ti serva per ulteriori profitti". .La cosa è stata notata dal M5S che ha fortemente stigmatizzato questo regalo agli auto-riciclatori presentando anche una proposta per ovviare, intanto, al bug delle slot machine, che è quella ipotizzata dalla stessa Nadia Toffa nel servizio, cioè segnare nella ricevuta la somma inserita e quella riscossa e poi per ovviare anche a questo probabilissimo regalo a chi ricicla denaro sporco.Mentre l'AAMS cerca di porre rimedio a questo evidente e deleterio bug del sistema, il governo a cosa cerca di porre rimedio con questi emendamenti?