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Un tempio khmer in Laos: Champasak

Creato il 15 ottobre 2014 da Pietro Acquistapace
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Le rovine di Champasak

Scritto per TuttoLaos

Quando si dice khmer la mente corre subito alla Cambogia ed ai templi di Angkor, forse uno dei luoghi più belli del mondo. Templi, un tempo ricoperti dalla giungla, che coprono un’area di diverse decine di chilometri quadrati offrendo al visitatore una molteplcità di itineari. Ma Angkor è anche estremamente affollata, al punto da dover scegliere con cura il proprio itinerario, meglio se al mattino presto. Tuttavia, molto meno note, le vestigia dell’impero khmer sono anche in Laos, tra cui quelle situate nella provincia di Champasak, estremo meridione laotiano, nei pressi del confine proprio con la Cambogia.

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Un particolare del tempio – Champasak

Questa parte di Laos è stata al centro di una storia turbolenta, da cui un’eredità molto variegata in molti campi. Le prime notizie della regione risalgono a fonti cinesi e parlano dei regni di Funan prima e di Chenla, un regno notevolmente più ridotto, poi. Tra il X ed il XIII secolo Champasak fece parte dell’impero khmer, che assorbì la regione dopo la caduta dei regni precedenti. La storia laotiana, o perlomeno della sua parte più a sud, era quindi molto legata a quella cambogiana, ma poi il Laos prese una sua strada autonoma quando, nel 1354, l’area cadde sotto il dominio del regno di Fa Ngum, a cui seguì quello di Lan Xang, considerato il precursore del Laos come lo intendiamo oggi.

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Alba sul Mekong

Situata a poca distanza da Pakse, la capitale della provincia, Champasak divenne, nel 1713, addirittura la capitale di un regno autonomo, chiamato Bessac. Situata sulle sponde del Mekong è oggi davvero difficile riconoscere in Champasak una capitale: la cittadina è minuscola e la vita vi scorre placida e sonnolenta come se fosse immobile da sempre. A Champasak non esiste nemmeno un bancomat e non c’è molto in termini di vita sociale, tuttavia le numerose guesthouse la rendono un luogo ideale per un rilassante soggiorno di qualche giorno, dove svegliarsi ammirando l’alba sul mekong (Champasak si trova sulla sponda occidentale del fiume) oppure fare interessanti escursioni in bicicletta.

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Dintorni di Champasak

Tra le attrazioni della provincia vi è sicuramente il Wat Phou, tra i più importanti templi khmer in Laos. Situato a circa 6 km da Champasak, il che lo rende ideale per una gita su due ruote, questo tempio dal 2001 è stato dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Certo, chi è stato ad Angkor non deve aspettarsi qualcosa di simile, ma la visita al tempio, che durante l’epoca khmer è stato un luogo di culto indù molto importante, resta una piacevolissima escursione attraverso paesaggi incontaminati e meravigliosi; le bellezze naturali sono infatti un’importante attrativa della provincia. Per molte persone Champasak è una tappa verso Si Phan Don, zona meglio conosciuta come le 4mila isole, una meta molto amata dal turismo internazionale.

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Il molo

Nella strada principale di Champasak, praticamente l’unica, ci sono molte strutture ricettive; fate comunque attenzione nella scelta in quanto alcune sono d’accordo con gli autisti del bus che arriva da Pakse. Il pullman vi lascerà direttamente sulla porta dell’albergatore amico, a voi scegliere se la sistemazione sia di vostro gradimento o meno, senza badare all’insistente gentilezza di chi vi accoglie. Se da Pakse esiste un bus non è così se la vostra meta successiva sarà a sud di Champasak. La rete stradale maggiore praticamente finisce nella cittadina, per procedere ulteriormente dovrete prendere una barca che vi trasporterà sull’altra riva, dove passa la strada che porta verso Si Phan Don ed il vicino confine con la Cambogia.
Se siete in viaggio nel sud del Laos non esitate a fermarvi un paio di giorni in questa insospettabile ex-capitale, ne vale veramente la pena.


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