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Un tram che si chiama desiderio

Creato il 04 aprile 2011 da Charliecitrine
Titolo: Un tram che si chiama DesiderioTitolo originale: A Streetcar Named DesireAutore: Tennessee WilliamsAnno: 1947
Il libro…

Un tram che si chiama desiderio

Vivien Leigh e Marlon Brando in una scena del film

Una volta sbarcata a New Orleans, Blanche Dubois sale su un tram chiamato –  per l’appunto – “Desiderio” per raggiungere l’appartamento dove la sorella Stella si è trasferita dopo essersi sposata. Da una cittadina del "vecchio", tranquillo e tradizionalista sud al Quartiere Francese, cuore pulsante di New Orleans, la città più peccaminosa ed equivoca degli Stati Uniti. Un bel salto per la fragile Blanche, donna di mezza età, con qualche nevrosi di troppo, in fuga da una vita tremendamente infelice e dai molti lati oscuri, con segreti imbarazzanti che verranno man mano a galla durante la permanenza a casa della sorella.Di indole raffinata, sessualmente repressa e dalle mille insicurezze che le derivano da un’esistenza fatta di apparenze da difendere e rispettabilità da tenere in piedi a tutti i costi, Blanche è totalmente fuori posto nel povero appartamento di Stella. È fuori luogo quanto i suoi vestiti costosi, le sue buone maniere, la sua conversazione affettata, il suo comportarsi in punta di forchetta. Di certo la cerchia di persone che frequenta la sorella non è fatta per i profumi, il tè delle cinque e la conversazione sul tempo atmosferico. Abituata agli agi e ai privilegi della classe bianca proprietaria terriera del sud, Blanche si scontra con la realtà della working class sporca, rude e violenta, spesso composta da quegli immigrati nuovi arrivati in America.  Ne rappresenta appieno la carica brutale il marito di Stella, tale Stanley Kowalski, un operaio di origini polacche. Aggressivo, passionale, malvagio ma anche forte e bello, Kowalski non ha rispetto per nulla. Lo stesso rapporto con la moglie Stella – fatto di grandi slanci passionali e di altrettanto violenti litigi – risente dell’indole ribelle e imprevedibile del giovane operaio. Kowalski si lascia andare ai suoi istinti, non modera il suo temperamento così come non tiene a freno la lingua e le mani sia quando si tratta di risolvere le questioni pubbliche che quelle private.  La convivenza fra i tre non sarà – c’era da scommetterci – per nulla agevole, nemmeno quando Blanche tenta di ambientarsi, frequentando il timido e imbranato Mitch, compagno di poker di Stanley. È chiaro fin dall'inizio che il compiersi della tragedia è solamente questione di tempo.
…dal libro al film…  L’urlo “Hey Stellaaaaaaaaaaaaa!” (vedere filmato qui sotto riprodotto) di un ubriaco e disperato Marlon Brando alias Stanley Kowalski è una di quelle scene che fanno la storia del cinema.

Un tram che si chiama desiderio

Locandina teatrale

Brando era già stato Stanley Kowalski a teatro, nella prima rappresentazione dell’opera di Tennessee Williams, a Broadway, dicembre 1947. E anche allora il regista era Elia Kazan, prima prova di un’accoppiata vincente che lavorerà in due altre pellicole del calibro di Viva Zapata! (1952) e Fronte del porto (1954). Impossibile non notare come, pur passando i decenni, Brando rimanga uno dei grandissimi del cinema. Davvero pochi (e chi, poi?) quelli che sono riusciti a riempire lo schermo, a segnare anche con poche battute, con uno sguardo, con un semplice movimento un intero film. Non è questo il luogo né il momento per tessere le sue lodi (ci vorrebbero molti post….). Tuttavia, basti pensare ad Apocalypse Now per capire quanto fosse carismatico: l’attesa crescente della sua comparsa (nei panni del mitico colonnello Kurtz) segna una pellicola di quasi due ore e mezza. Analogo discorso per la tormentata interpretazione di Ultimo Tango a Parigi fino al sublime Don Vito Corleone de Il Padrino… (e continuerei solamente per il piacere che suscita ricordare questi capolavori). In Un tram chiamato desiderio è giovane, al top della forma attoriale (miglior discepolo dell’Actor Studio newyorkese) e fisica. Nel giro di poco si trasforma in una vera icona, star moderna così lontana dai “belli” hollywoodiani dell’anteguerra (alla Clarke Gable, per capirci). Sprezzante, ribelle, arrogante, sicuro di sé, Brando viveva e recitava senza risparmiarsi. Ad aiutarlo in questa fatica ci sono una perfetta Vivien Leigh, algida e svampita nei panni della petulante e nevortica Blanche e Karl Malden, “caratterista” di altissimo livello e dal volto inconfondibile come il suo enorme naso. Stella Kowalski è interpretata da Kim Hunter.
Pellicola stupenda e intensa che – nonostante gli anni – non perde un grammo della sua forza. Lascia stupiti.
CHARLIE CITRINE
Dati film: Titolo: Un tram che si chiama DesiderioTitolo originale: A Streetcar Named DesireRegista: Elia Kazan Sceneggiatura: Oscar Saul (dramma: Tennessee Williams) Interpreti: ·   Marlon Brando (Stanley Kowalski)·   Vivien Leigh (Blanche Dubois) ·   Kim Hunter (Stella Kowalski)·   Karl Malden (Mitch) Anno: 1951Paese: Stati UnitiColore: b/nDurata: 122 minuti Genere: drammatico
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