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Un viaggio a New York è più bello da insider: ecco le video-guide ai quartieri

Creato il 23 marzo 2015 da Maryandthebooks @MaryTraf

Like a local”.

Harlem viaggio a New York libri

Harlem, New York

Ormai è un mantra nel mondo dei viaggi. Per fortuna, aggiungo io. Spazziamo via le le escursioni “plastificate” e i negozi “a misura di turista”. Per godere appieno di una città (e non è detto che sia sempre e solo in senso positivo, ma la realtà va conosciuta a 360 gradi), scendiamo dal bus turistico e prendiamo la metropolitana o il treno dei pendolari. Giriamo a piedi per i quartieri. Curiosiamo nei mercati rionali e svoltiamo nelle viuzze laterali. Le migliori esperienze di viaggio io le ho fatte così. E credo anche voi! Perchè non si tratta certo di una tendenza nuova, chi ama viaggiare lo sa. A cominciare da siti come Spotted by locals, che propone una serie di blog e guide di citta’, in pdf e mobile, con le dritte di chi  ci vive.

Ma sempre di più se ne sono accorti anche gli enti di promozione turistica in giro per il mondo: e, così, via a tour guidati dagli abitanti del posto, consigli dei locali, esplorazioni urbane.
Poteva mancare la Grande Mela? Assolutamente no. Anche perchè non riesco a pensare ad un luogo migliore dove trascorrere qualche giorno like a local possa fare la differenza!
Che poi, like a local a New York è un concetto piuttosto vago, e sfaccettato. Tanto quanto sono sfaccettati i suoi boroughs.
L’ente di promozione turistica, NYC & Company, ha però deciso di provarci a raccontare la New York da insider, anzi, ha deciso di farla raccontare proprio ai newyorchesi. Ed ha lanciato le NYCGO Insider Guides. Di cosa si tratta? Di video-reportage in cui la gente del posto racconta il proprio quartiere. Soprattutto i quartieri emergenti nei cinque distretti di Brooklyn, The Bronx, Manhattan, Queens e Staten Island.

Questo mese, per esempio, è di scena l’East Village di Manhattan. Con un video reportage che entra in boutique vintage, negozi dell’eredità punk, piccole librerie indipendenti. Raccontate dalle vive voci dei proprietari, degli artisti, dei musicisti.
A cominciare, ad esempio, da St. Marks Place, il simbolo dell’East Village. Nel corso degli anni, questi tre isolati su East 8th Street (da Astor Place a Tompkins Square Park) sono stati il centro di sottoculture hippie, beatnik e punk. Oggi si possono trovare ristoranti asiatici, negozi, boutique bohemien, oltre a resti del passato del quartiere. Qualche indirizzo? St. Mark’s Bookshop, la più antica libreria indipendente di Manhattan, con una collezione di riviste e periodici di grafica e design. Il Bowery Electric per la musica dal vivo. Oppure, per i fan del punk rock, l’abbigliamento e gli accessori in pelle e borchie di Trash and Vaudeville.

I video sono tutti raccolti in una pagina web dedicata. Al momento oltre all’East Village trovate ad esempio Harlem, Sunset Park, Williamsburg, il Meatpacking District.

E non so voi, io so già che li guarderò con moderazione, perchè altrimenti l’astinenza da New York prenderà il sopravvento!

Pronti a un viaggio nell’East Village? Ecco il video reportage di NYC & Company:


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