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Un viaggio da ricordare

Creato il 23 novembre 2010 da Durruti78

Un viaggio da ricordare

La settimana scorsa sono tornato per qualche giorno in terra italica per salutare la mia famiglia e i miei amici. Va da sé che ogni viaggio porta anche altre cose piacevoli: fare grandi abbuffate di cibo; guidare le macchina “all´italiana”; bere il bicchierino di rosso saggio ad ogni pasto; godermi surgelati dall´aspetto gustoso e farmi grandi bevute di chinotto; spararmi ore ed ore di Rai Storia sul digitale terrestre.

Questa volta ai soliti ritmi estremi si é aggiunta la Ryanair che, come regalo di Natale, ha deciso di cambiare l´orario della tratta Stoccolma(Skavsta)-Milano(Bergamo) spostandola dalle confortevoli 11 del mattino all´alba delle 6.
“Poco male”, mi sono detto, “avró piu’ tempo per stare con gli amici”. E poi, dormire anche in poltroncine scomode e con ciccioni che mi pressano sul finestrino non é mai stato un problema per me. Sono davvero la persona peggiore da trovarsi di fianco durante un viaggio. Un po’ per l´odore, che sa di settimana vissuta intensamente senza troppo tempo per altre cose non indispensabili tipo l´acqua calda, un po’ perché non spiaccico parola e inizio a russare ancora prima dell´inizio del viaggio.

Questo pregustavo anche stavolta. Lasciati gli amici alle 3 e mezzo in stazione mi siedo sulla mia bella poltroncina del pullmann per godermi finalmente il meritato riposo. Ma purtroppo non ero l´unico in partenza. Il pullmann era diviso tra svedesi pacati e sonnacchiosi e francesi chiassosi e ubriachi. Io ovviamente sono finito in territorio francese. Sti mangiarane se la chiaccheravano ad alta voce, se la ridevano e si tiravano terribili sberle sul coppino che risuonavano nella notte silenziosa rendendo impossibile ogni tentativo di dormire. La notte non sembrava finire mai per loro, e nemmeno per me…

Avevo comunque ancora tutto il viaggio in aereo, da sempre momento migliore per i miei letarghi. Non mi ricordo nemmeno l´ultima volta che sono stato sveglio fino alle istruzioni iniziali. Quando mi addormento non mi accordo del decolllo, delle lotterie, dei messaggini dolci del capitano, delle varie pubblicitá e cazzatine varie che Ryanair propone per arrotondare il budget. Ma piú del mio sonno poté stavolta la mia ragazza. Anche lei purtroppo, proprio come i francesi, non si ricordava che la notte é fatta per dormire. E allora via mille discorsi inutili di cui non ricordo né capo né coda vista la situazione di rincoglionimento totale, camuffata molto bene con ben ponderati e interessati monosillabi in risposta alle sue domande. La sua verve, dopo un po´,é venuta meno, peccato che eravamo giá a Germania inoltrata.

La fortuna ci ha concesso di arrivare a casa sani e salvi grazie agli ultimi due posti dispionibili su un pullmann in una fine settimana in cui sembrava che tutti gli svedesi avessero deciso di viaggiare nonostante il tempo da lupi. Le ultime cose che hanno reso questo viaggio indimenticabile sono stati i peti silenziosi ma non per questo non letali di un giovane svedese seduto davanti a me che davano brio ad una accogliente tempesta di neve.



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