Magazine Lifestyle

Un viaggio in Finlandia – Isole Aland

Creato il 03 febbraio 2016 da Agipsyinthekitchen

Sisu: in finlandese questa piccola e simpatica parola sta a significare una straordinaria determinazione e risolutezza quando la vita si fa troppo difficile. Una capacità di guardare in prospettiva e in maniera lucida  al problema stesso, senza troppi fronzoli ma soprattutto trovando la soluzione per trasformare il problema in una nuova sfida.
Pare che questo sisu sia una prerogativa fondamentale della cultura finlandese, che richiede ad ogni essere umano questa potenzialità intrinseca dell’anima. Una sorta di: immagina di non avere limiti.

Il nostro viaggio parte dalle Isole Aland, che abbiamo aggiunto dopo una notte di traversata in nave.
Io che non amo le navi e che soffro il mal di mare, per dirne una.
Eppure: eppure il circondario era così magico che ogni sospensione non aveva motivo di essere e gli occhi cercavano solo nuovi panorami, nuovi spunti, nuovi colori in un non colore sereno, pacifico. Fuori un mar Baltico ghiacciato, dentro noi, in una nave che fendeva iceberg e si muoveva silenziosa nelle notti ghiacciate.

IMG_8978

Vale a dire che ora queste isole, questo sentore di aria così pulita manca, come potrebbe dirsi un mal di Finlandia.
A me, che soffro il freddo anche ad agosto quando un po’ di vento ai comuni mortali offre sollievo. A me, che metto tre maglioni e due paia di calze per dormire, e mi copro pure l’orecchio, così sono serena e tranquilla.

Sarà il freddo pungente?Quel freddo secco però, che entra nei polmoni e li rigenera, pulendo anche l’anima.
Saranno gli occhi profondi, i capelli biondissimi e le carnagioni di porcellana,  le ragazze bellissime, il design degli interni così semplice e pulito, la neve, forse sarà tutta la neve.
Sarà che durante l’inverno, ci si sposta con gli sci di fondo e che per sconfiggere il silenzio si imparano nuove lingue, viaggiando anche solo con la fantasia, verso l’Italia, la Francia o il Giappone: i finlandesi parlano tutti almeno tre lingue, e solo in queste piccole isole, abitate da poco più di 20.000 anime sparse, parlano 75 idiomi diversi perché ogni giorno deve essere vissuto come fosse l’ultimo, così un giorno saprai di aver avuto ragione.

Qualche nozione tecnica: ” le Isole Åland (in svedese Åland, in finlandese Ahvenanmaa, lett. “Terra del Pesce persico”, in latino Alandia), sono un arcipelago della Finlandia composta da più di 6.500 tra isole e scogli all’ingresso del Golfo di Botnia, a circa 40 km dalla costa svedese e 25 km da quella finlandese. Esse costituiscono una provincia finlandese, l’unica ad essere autonoma, demilitarizzata e di lingua svedese “.
Siamo partiti da Katajanocca, il porto di Helsinki e a bordo di una Viking Line siamo arrivati dopo circa 12 ore di navigazione siamo arrivati a MarieHamn. Abbiamo visitato Jomala, dove abbiamo fatto Nordic sci, a meno trenta e con il sorriso sempre stampato in faccia – e non per il freddo. Abbiamo provato birre ai mirtilli e poi siamo andati in questa piccola isola, Jurmo, abitata da 25 anime. Lì abbiamo incontrato un Crocodile Dundee nordico, un pescatore, un’anima forte e coraggiosa, che ha fatto della sua onestà intellettuale e del rispetto per l’ambiente il suo unico baluardo contro il Grande Freddo della Vita.

9141_892972947468076_4009172331531374174_n

1934867_893187300779974_5856607527812306712_n

12439237_893814210717283_5827592234512662769_n

Abbiamo mangiato salmone selvaggio affumicato per 30 ore. Servito con creme fraiche e una salsa a base di maionese e yogurt all’aneto. Due parole: non ho mai mangiato un salmone così. ild spore, il suo colore. Tutto. Un’altra cosa rispetto a quello a cui siamo abituati. Loro hanno una regola: mai mangiare il salmone più di due volte a settimana. Perché altrimenti non si rispetta la natura. Altrimenti non è più un alimento sano che va a riempire vuoti e carenze del nostro organismo ma diventa mero capriccio del nostro egoismo.

Eh si. Saggi vero?
Loro sono la natura.
Fa freddo, accipicchia. Si gelano le ciglia, i capelli, la barba. Eppure sono sempre fuori, almeno fino a  quando c’è questa favolosa luce nordica che avvolge e consola. E vivono per il piacere di raffreddarsi e poi scaldarsi, perché anche nel freddo c’è gioia, ritempra.

12509387_893187194113318_4814987717765407871_n

12510251_893187097446661_6416069585947762083_n

Si fa la “fika”: ovvero il non importa quanto impegnato sei. Devi fare pausa caffè e cinnamom bun. A merenda, mandatario.
E poi il burro: mangiano sempre tanto burro perché sono certi che sia l’unica cosa che possa non farti        sentire freddo. Burro e marmellata, burro e cioccolato, burro e uova. Burro.
I cinnamon bun è ciò che più delizioso io abbia mai provato. Tanta cannella e tanta morbidezza. La cannella invade ogni papilla gustativa ed è tutto così semplice: si ritorna bimbe, a quando la sera ci si addormentava serene perché al mostro del buio ci pensava la mamma.

Cosa aggiungere?Spero che queste immagini vi trasmettano la proverbiale magia che ho cercato di descrivervi con le mie parole.
Il grande Outdoor.
O U T  D O O R. Uscite, e basta. E guardate che meraviglia ci hanno regalato. Badiamo bene ad averne cura.

Credits.

Video and Photos by Alessandro Madami
Special Thanks:  Abiti Gipsy e Gitano by The North Face

12512537_893187280779976_3811732327640846636_n

12438948_892700290828675_2656508802647127122_n


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :