Magazine Psicologia

Una bussola per il 2016

Da Racheleceschin

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Si chiude un anno e senza passare dal via siamo, nel 2016, che ci piaccia o no. E si ricomincia con le scadenze, con i compleanni, con il freddo e poi il caldo, e via di seguito.

Questo trascorrere del tempo, senza che noi possiamo davvero averne il controllo, mi ricorda un romanzo di Isabel Allende, dove i ricordi si intrecciano alle riflessioni sulla sua vita, sulla sua opera e sul mondo contemporaneo:

La somma dei giorni

“I giorni prima del dolore.
I giorni dopo il dolore.
I giorni di Paula.
I giorni dopo Paula.
I giorni della vita.
La somma dei giorni.”

Ed è esattamente quello che facciamo quando siamo di fronte a una svolta significativa, quando arrivano i 30 o 40 anni, quando ci sposiamo o quando decidiamo di non farlo, quando dobbiamo fare una scelta importante per la nostra vita e per quella della nostra famiglia. Più semplicemente ci capita anche ogni volta che pensiamo ai buoni propositi per l’anno che verrà.

Ho fatto questa riflessione osservando i miei pensieri e ascoltando quelli delle persone intorno a me durante questo periodo natalizio e mi sono accorta che se ci guardiamo indietro, se ci giriamo a guardare la strada che abbiamo percorso fino a qui, scorgiamo tutti gli ultimi dell’anno, i compleanni, le persone, le esperienze lavorative che ci hanno portati qui oggi.

E adesso, per non ripetere gli errori, o scegliere con più saggezza e consapevolezza, proviamo a osservare tutto quel treno di vita con un atteggiamento curioso e gentile e provare a vedere se c’è un fil rouge che ci guida nelle nostre scelte.

Vi do un indizio: se fate questo esercizio con pazienza troverete una qualche costante che ci portiamo dietro ogni anno, grazie e nonostante i buoni propositi, grazie e nonostante gli ostacoli o le opportunità.

Quella costante è la nostra bussola, un po’ come quella di Jack Sparrow che ci mostra la direzione verso “la cosa che desideriamo di più”. E a cosa serve una bussola? A ritrovare la strada, o a scegliere, in modo consapevole, quella più adatta a noi.

E allora, buon 2016.


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