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Una carezza e’ il miglior regalo.

Da Mammabigne

Forse e’ solo un mio problema. E negli ultimi anni credo sempre piu’ fermamente che sia cosi’.
I regali mi imbarazzano.
Mi creano un tale scompiglio emotivo che preferisco non riceverli.
Mi mettono a disagio.
Lo so.
Sono strana forte.
Eppure quando vedo che una persona si disturba per me, mi sento letteralmente in colpa. Cosi’ quando mi consegnano il pacchetto ho sempre un’espressione tra il dolore, il disgusto e il fastidio.
Ma e’ l’impressione.
In realta’ mi sento in colpa. Penso che la persona che mi ha fatto il pensiero si sia disturbata troppo per me. Credo di non meritarmi tutto lo sforzo che viene fatto per scegliere e comprare un regalo. Al di la’ del valore commerciale del dono. Per me, la cosa importante e’, chiamiamolo così lo sforzo mentale fatto.
Vi faccio un esempio pratico.
Mia madre l’altro giorno, al telefono, mi ha detto che mi hanno fatto un mucchio di regali per questo Natale, perche’ per il mio compleanno non ho voluto nulla! (anche per questo sono stata criticata)
Se avessi avuto il videotelefono si sarebbe offesa, oltre al fatto che mi si e’ spezzata la voce in gola e una lacrima e’ sfuggita al mio rigido controllo.
Mi emoziono e lo dimostro nel modo sbagliato.
Prtroppo, l’ho detto e lo ribadisco, sono fatta male.
Sono cresciuta cosi’ senza la pretesa che qualcuno mi regali qualcosa, ma piuttosto che mi voglia bene, che mi dia affetto e che mi faccia sentire bene!
Mio marito racconta sempre che quando siamo andati a convivere nella mia conversazione c’erano piu’ “grazie” e “scusa” che altre parole.
La mia educazione prevede così. Se ti chiedono una cosa, tu la dai, ma tu non chiedi. O forse e’ solo il mio carattere.
Dicono che sono difficile. E’ vero. In quasi trent’anni non sono riuscita ancora a capirmi. Ma e’ forse questo il segreto per cui ancora qualcuno mi vuole bene.

Scrivo questo post dopo aver letto la favola di Natale di Tazzina-di-caffè (http://eccomimi.blogspot.com/2011/12/racconto-di-natale.html?spref=tw)


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