Magazine Psicologia

Una carezza per l’anima

Da Psicosintesioggi

Spesso le persone si lamentano dicendomi di non avere tempo per farsi una coccola, dedicarsi un po di tempo per se stesse, o se lo fanno poi se lo sentono rinfacciare. Sono sempre immerse un clima di insoddisfazione.

A volte però non ci si rende conto che una coccola per rinfrancare se stessi e riconnetterci alla nostra anima non deve essere per forza un pomeriggio nella spa, o una corsa coi cavalli sulla spiaggia di capracotta.

Quello che voglio fare oggi è proporvi un piccolo esercizio, che potremo fare insieme mentre leggete.

Pensate a qualcosa che vi piace, che vi rilassa. Per esempio so che a Valerio piacerebbe immaginare una pesca sciroppata su un letto di amaretti in crosta di mandorle.

Bene, ognuno pensi al suo momento di piacere.

Una volta che lo avete focalizzato, tenetelo fermo, sentitelo, fatevi accarezzare.

Restate in contatto con questa sensazione per un po' di tempo.

Bene, ora ponete l'attenzione sul vostro respiro. Com'è?

Concentratevi su di esso lasciandolo così com'è. Se è veloce o lento, alto o basso, lasciatelo così com'è.

Seguite l'aria da quando entra a quando esce, passando per il naso fino ai polmoni e la pancia. Ma attenzione, non forzate il respiro, lasciatelo così com'è. Fate compagnia all'aria che entra, accompagnatela gentilmente nel suo cammino ad ogni ciclo.

Sentite la lenta sensazione di benessere che si muove dentro di voi. Lasciatela essere, sentite che i pensieri si acquietano, e il respiro si fa calmo.

Ecco, tutto è come una leggera carezza, una carezza delicata che ci rigenera.

Bene, ora l'esercizio è finito, potete ritornare a voi stessi e se vi è piaciuto potete ripeterlo nei più svariati momenti della giornata. Non serve molto tempo.

Basta poco per coltivare il proprio benessere. Ecco un primo passo per iniziare.

Per consulenze psicologiche, psicoterapia, seminari o altre richieste, puoi scrivere a Gioele D'Ambrosio oppure telefonargli al 339.7098160.

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