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Una cartolina da Kanchanaburi: il Parco delle Cascate Erawan!

Creato il 14 gennaio 2016 da Italianoabangkok @BeingAndrea

Una cartolina da Kanchanaburi: il Parco delle Cascate Erawan!

Credo siano le cascate più famose della Thailandia, quelle più fotografate e quelle più nominate nelle guide turistiche. E non credo si tratti di una semplice casualità!

Il Parco Nazionale di Erawan e le sue cascate su più livelli sono una delle principali attrazioni della provincia di Kanchanaburi, al confine con la Birmania. In tutta la provincia è possibile visitare diverse cascate e anche sorgenti termali d'acqua calda. Nel corso degli anni più o meno credo di averle viste tutte ma quelle di Erawan rimangono le mie preferite, dal 1° al 7° salto!

Non ho certo intenzione di stare qui a descrivere queste cascate perché online è già pieno di siti e blog che ne parlano dando tutte le informazioni necessarie. Il sito Thai National Parks ha una parte completamente dedicata all’Erawan con molte foto e informazioni utili (se cliccate qui trovate direttamente le pagine sul parco che potrebbero interessarvi).

Mi preme essenzialmente dirvi che dall’ultima volta che ci stato (ed era il 2008) ad oggi ho notato diversi cambiamenti:

    • il numero di turisti che arrivano qui è decisamente cresciuto (ma mi sono sembrati diminuiti quelli tailandesi)
    • il prezzo dell’ingresso è aumentato – ora per gli stranieri è passato a 300 baht per gli adulti e 200 per i bambini (contro i 100 / 50 baht per i tailandesi) - più la tariffa per i mezzi di trasporto (20 o 30 baht a seconda che sia una moto o altro)
    • i controlli sull’introduzione della plastica nel parco sono più superficiali – è più facile far passare una bottiglia senza pagare il deposito che viene restituito se uscendo si porta indietro quanto introdotto
    • il percorso è stato notevolmente semplificato con un sentiero facile da percorrere perlomeno fino al 5° salto, senza arrampicate o rocce scivolose – i miei genitori sono saliti senza nessun problema fino alla 5^ cascata e, a parte qualche tratto che con il caldo si fa sentire, non lo hanno trovato così difficile
    • i pesci che vengono a mangiare le pellicine morte (stile “fish spa”) sono molto più grandi di quanto non ricordassi - sarà l'abbondanza di cibo – e di certo meno timidi di quelli incontrati nelle cascate di Ranong (se vi siete persi i racconti di Ranong li potete leggere su Viaggio Vero o su questa vecchia pagina di diario)

Ovviamente l’aspetto e la portata delle cascate che si snodano su questa collina di roccia calcarea cambiano notevolmente a seconda del periodo dell’anno in cui vengono visitate. Complice una stagione delle piogge nel 2015 poco abbondante, già a fine dicembre diversi salti e diverse parti del fiumiciattolo che scende a valle erano asciutte, COMPLETAMENTE ASCIUTTE! Non mi meraviglierei se prima dei prossimi monsoni le cascate fossero praticamente inesistenti (o quasi)!

E se posso permettermi vorrei darvi un paio di suggerimenti.
Anche se il sentiero non è difficile, considerate di avventurarvi nel parco con le scarpe adatte (da ginnastica vanno benissimo, non c’è bisogno di quelle da trekking).
È facile trovare tour preconfezionati in cui in una giornata sia possibile visitare diverse attrazioni di Kanchanaburi. Spesso però lasciano a disposizione solo un’oretta per il Parco di Erawan – decisamente poco tempo considerando che per risalire fino alla 7^ cascata ci vuole circa un’ora di cammino praticamente senza sosta: non vorrete mica perdervi la cascata con i colori più belli e la possibilità di fare il bagno nelle varie piscine naturali?
Infine un consiglio molto pratico: salite fino all’ultima cascata senza fermarvi e poi godetevi i vari salti mentre ridiscendete al parcheggio: in questo modo sarete sicuri di completare il percorso e potrete decidere più facilmente, conoscendo già la strada da fare, quanto tempo trascorrere in ogni punto.

Laudato si’, mi Signore, per Sor'Acqua, la quale è molto utile et hù mele et pretiosa et casta.
Francesco d'Assisi, Cantico delle creature


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