Magazine Diario personale

Una Città Invisibile

Da Cristinaberardi
Una Città Invisibile
Entro in fibrillazione ansiogena già un'ora prima di uscire , quando devo scendere in città. Dico scendere, perchè la mia casa si trova in alto rispetto al cuore della mia città, su una delle tante  colline che degradano verso il mare, divise fra loro dai  torrenti che dalle montagne entrano nei canali sotto la città.Mi pervade il malcontento: benchè ami profondamente il mio lavoro e il mio studio, mi prende sempre un senso di stanchezza quando mi avvio. So per certo che farò fatica a trovare un posteggio per la macchina che non mi costi un salasso (una giornata di lavoro mi costa 8 euro)...nessuna agevolazione per chi lavora nella bella cittadina  turistica!
Entro sull'Aurelia, moderna arteria che ricalca l'antica Via Romana, e arrivo sulla Passeggiata Imperatrice che con la sua vista sul mare conduce al centro. Ieri,  dopo aver trovato un posteggio all'inizio della Passeggiata,  percorrevo a gran passo il Lungomare per arrivare  al mio studio, e ho così potuto ammirare  le nuvole che si colorano al'orizzonte, (una cosa che non si riesce proprio a fare passando  in macchina) e  il mio pensiero è andato alle Città Invisibili di Italo Calvino.
Dicono che Calvino abbia nascosto un po' della mia Città (che è quella in cui ha vissuto lui)  in ognuna delle Città Invisibili. .. ma, forse è un'illusione: aldilà  di tutti quei fantastici nomi e bizzarri paesaggi urbani,  possiamo anche leggerlo nelle sue stesse parole:
 ".. ogni uomo porta nella mente una città fatta soltanto di differenze, una città senza figure e senza forma, e le città particolari la riempiono" .
Tutti abbiamo dentro la nostra Città Invisibile, quella in cui vorremmo abitare.
Io cerco di convincermi ogni giorno che potrebbe essere questa..., ma, come succede agli abitanti di  Zemrude, guardando in alto vedo gli aquiloni, le nuvole leggere,  e quando il mio sguardo si abbassa vedo solo carta straccia, pattume, disordine, ingiustizie...e non si può  puo dire "che un aspetto della città sia più vero dell'altro".
Ma non era proprio questo quello di cui volevo parlare,...è che poi il pensiero corre da un riferimento ad un altro.
In questo post volevo  mostrarvi queste statue  ormai  consumate dall'erosione del Mare e del Tempo  che si trovano nei nostri Giardini all'inglese vicino al Nuovo Porto
Una Città Invisibile
Una Città Invisibile
Questa ha un volto bellissimo...
Una Città Invisibile
Questa è accompagnata da un'animale ormai senza testa:
Una Città Invisibile
Questa è la mia preferita: tiene in mano un compasso e sta misurando il mondo:
Una Città Invisibile
Da bambina con la nonna  percorrevamo spesso  la lunga passeggiata fino a questi Giardini solitari . Passavo sempre un po' di tempo ad osservarle e a fantasticare: forse erano delle Fate prigioniere dell'Orco del Giardino, quello che sputa acqua dalla Fontana?
Una Città Invisibile
Oggi, nei miei pensieri,  rappresentano bene la mia città, le cui nascoste bellezze nessuno conosce...
Spesso rifletto come siano importanti per una città i Giardini, le Fontane, gli Alberi, non tanto come abbellimento, quanto proprio come momento di ristoro della mente e dei sensi....sarebbe bello poterli vedere passando, magari anche solo" con la coda dell'occhio" correndo, sapere che ci sono..che avendo più tempo, volendo, ci si potrebbe fermare ...
Insomma,  il Verde e il Blu  sono colori importanti per nostro benessere...perchè oltretutto richiamano ai nostri occhi  i loro complementari, il rosso e l'arancio, i colori del sole e della vita (piccola lezione di colore...e poi basta :=)
P.S. nel disegno di introduzione, Leonia, una delle Città Invisibili, che ogni giorno rifà se stessa:
"Più che dalle cose che ogni giorno vengono fabbricate vendute comprate, l'opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate per far posto alle nuove..."
Quando ho fatto questo disegno nel 2004 (ma  anche oggi) , ero alla ricerca di un disegno sintetico che riassumesse tutti i possibili disegni....

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