Magazine Italiani nel Mondo

Una Credit Analyst nella Grande Mela

Creato il 26 marzo 2012 da Fugadeitalenti

Il senso che sempre e comunque “si può fare” è la cosa più attraente del vivere negli Stati Uniti. Il sapere che il tuo successo dipende solo da te è un pensiero che ti libera, soprattutto nel caso dei giovani e delle donne, spesso le categorie più svantaggiate nel mondo del lavoro. Qui se osi e tieni duro per quello che desideri, i risultati arrivano. L’America mi ha insegnato a credere in me stessa e a non mollare mai”.

Anna Alemani, 34enne Credit Analyst, ha una visione estremamente lucida, nonché molto disincantata, degli Stati Uniti. Paese dove è giunta subito dopo la laurea in Economia e Commercio, conseguita all’Università Bocconi. Delusa dal livello delle offerte di lavoro in Italia, mette in tasca i cinquemila euro regalatile dalla nonna e prende il primo volo per gli Stati Uniti. Destinazione New York. L’idea è di restare pochi mesi. Ormai vi risiede da circa undici anni.

Nella Grande Mela Anna inizia a lavorare nel campo delle istituzioni internazionali, con l’Onu. Poi passa alla Camera di Commercio Italiana, prima di dare una svolta alla propria carriera. Opta per un Master in Finanza presso la Columbia University, che le apre le porte dell’agenzia di rating Standard & Poor’s. Infine il passaggio a Noble Americas, con l’incarico di analizzare il rischio credito, nel campo dell’energia e dei prodotti agroalimentari.

Ciò che rende originale l’esperienza di Anna è l’aver messo su famiglia negli Stati Uniti: ha tre figli, e come tiene a precisare, questo non le ha chiuso le porte del mondo del lavoro. Al contrario: fondamentali -nei suoi passaggi di carriera- sono stati i risultati prodotti. Il suo sguardo verso la società americana resta abbastanza critico, soprattutto a causa delle profonde contraddizioni che la segnano: tuttavia, un ritorno in Italia appare realmente difficile. “Alcuni anni fa, insieme ad alcuni amici espatriati, abbiamo provato a tornare in Italia con un nostro progetto imprenditoriale. Abbiamo parlato con finanziatori di alto livello e siamo andati molto vicino a farcela. Ma poi abbiamo fallito, anche per colpa della cultura chiusa e nepotistica italiana“, denuncia Anna. Conscia che l’esperienza all’estero rappresenta, nella provincialissima Italia, una vera e propria minaccia per lo status quo.

Ospite della puntata è Luca Bianchi, vicedirettore della Svimez, col quale affrontiamo il tema dell’occupazione femminile nel Mezzogiorno. Un quadro completamente opposto, rispetto agli Stati Uniti. Cercheremo di capire perché, e quali vantaggi potrebbero derivare da un maggiore impiego delle giovani donne nel mondo del lavoro italiano.

Nella rubrica “Spazio Emigranti” vi portiamo a Budapest, dove si è costituita un’associazione di nuovi emigranti italiani. Si chiama Vivibudapest. Ce ne parla il presidente, Piergiuseppe Moretti.

Ascolta la puntata collegandoti alla pagina di “Giovani Talenti” sul sito di Radio 24: CLICCA QUI

Leggi il blog di “Giovani Talenti” sul sito di Radio 24: CLICCA QUI

Utilizza la piattaforma online “Matching”: CLICCA QUI

+++PARTECIPA ALLA NUOVA INIZIATIVA DI “GIOVANI TALENTI”+++

Intanto siete tutti invitati a compilare il “Manifesto 2012 dei Giovani Talenti”:

Inviaci la tua proposta, per rendere l’Italia un Paese di “Circolazione dei Talenti”:
1) sei un giovane professionista “under 40″ all’estero? Indicaci UN motivo che ti porterebbe a tornare
2) sei un giovane professionista “under 40″ in Italia? Indicaci UN motivo che ti aiuterebbe a restare

Inviate le vostre proposte, specificando il Paese di residenza, a: [email protected]

SEI UN GIOVANE “UNDER 40″ ESPATRIATO ALL’ESTERO? VUOI RACCONTARCI LA TUA STORIA? Per contattare la trasmissione: [email protected]

Alla prossima puntata: sabato 31 marzo, dalle 13.30 alle 13.55 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :