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Una galassia in via di deformazione

Creato il 30 gennaio 2015 da Media Inaf
NGC 7714 is a spiral galaxy 100 million light-years from Earth — a relatively close neighbour in cosmic terms. La galassia a spirale NGC 7714 a 100 milioni di anni luce dalla Terra: è la protagonista di un violento scontro con la sua piccola compagna NGC 7715, in alto nell'immagine. Credit: ESA, NASA, A. Gal-Yam (Weizmann Institute of Science)

La galassia a spirale NGC 7714 si trova a 100 milioni di anni luce dalla Terra: è la protagonista di un violento scontro con la sua piccola compagna NGC 7715, in alto nell’immagine. Credit: ESA, NASA, A. Gal-Yam (Weizmann Institute of Science)

Questa è la nuova immagine catturata dal telescopio orbitante di NASA/ESA Hubble. Al centro della foto è stato immortalato l’ennesimo scontro tra galassie e le protagoniste sono la galassia a spirale NGC 7714 e la sua piccola compagna NGC 7715. La più grande delle due, che si trova a 100 milioni di anni luce dalla Terra,  si è avvicinata troppo all’altra e il drammatico incontro ha provocato una deformazione dei suoi bracci. Come si vede nell’immagine una grande quantità di materiale galattico viene espulso in getti nell’ambiente circostante.

La colpevole di tutto, cioè la piccola NGC 7715, si trova appena fuori della cornice di questa immagine. Si possono osservare un anello e due lunghe code di stelle emerse da NGC 7714: il processo distruttivo ha creato un ponte tra le due galassie che trasporta il materiale galattico e stellare. La maggior parte delle attività di formazione stellare è concentrata nel luminoso centro galattico.

Secondo gli astronomi, NGC 7714 può essere classificata come una galassia Wolf-Rayet – che contiene, quindi, un grande numero di stelle di Wolf-Rayet, estremamente calde e brillanti che all’inizio della loro vita hanno già una massa decine di volte superiore a quella del Sole.

Crediti: NASA, ESA, Digitized Sky Survey 2.

Immagine a grande campo di NGC 7714. Crediti: NASA, ESA, Digitized Sky Survey 2.

Fonte: Media INAF | Scritto da Eleonora Ferroni


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