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Una lettrice in cucina. Di mele, di sidro e d’altro ancora

Creato il 04 novembre 2011 da Patriziabi (aspassotrailibri) @openars_libri

 

Per anni, alla domanda: “Qual è il tuo libro preferito”, ho risposto, senza esitazioni, “Le regole della casa del sidro” di John Irving*. Ancora adesso, che di letture ne ho accumulate tante e diversissime, questo romanzo rimane al vertice delle mie preferenze.
Le mele c’entrano, il sidro anche, ma non sono affatto i temi centrali del libro: come tutti i romanzi di Irving sono tanti gli argomenti trattati, e tutti profondi e incisivi.
Si parla di orfani, intanto, e di aborto; di amore e di abbandono; di regole di vita scritte e di altre non scritte e difficili da mettere in pratica. 
Homer Wells è il protagonista, il libro ne ripercorre la vita, da orfano a St. Cloud’s, nel Maine, a uomo fatto che sceglie dolorosamente ma con consapevolezza la sua strada.
Insieme a lui, decine di personaggi, tutti importanti e delineati con maestria: dal dottor Larch, medico e responsabile dell’orfanotrofio di St. Cloud’s, padre putativo di Homer, che pratica aborti clandestinamente e accoglie nella sua struttura i figli abbandonati di donne che invece non vogliono o non possono abortire; alle due infermiere, Nurse Angela e Nurse Edna, che affiancano Larch professionalmente e non solo; a Melony, l’amica del cuore di Homer, segretamente innamorata di lui, che andando alla ricerca dell’amico vivrà un’esistenza difficile e piena di avventura; a Wally e Candy, giovane coppia che avrà un ruolo determinante nella vita di Homer, che con loro lascerà l’orfanotrofio per diventare raccoglitore di mele, amico, amante, padre (di un figlio che non saprà di esserlo fino all’adolescenza). Poi ancora Mister Rose, Fuzzy Stone, ognuno con la sua storia, ognuno con la sua importanza per la narrazione.
Un libro complesso, strutturato, impegnativo, ricchissimo di descrizioni e digressioni, a momenti crudo ma di un’intensità che fa quasi male. Una storia struggente e malinconica, che riesce a momenti a far sorridere ma che lascia un’impronta indelebile nel lettore.
Si, il mio libro preferito, ancora e (forse) per sempre.

“Pensò alle regole. [...] Le vere regole della casa del sidro erano quelle di Mister Rose. E quali erano le regole a St. Cloud’s? Quali erano le regole di Larch? Quali regole il dottor Larch osservava, quali violava, quali modificava e con quali criteri?”

Ve ne consiglio caldamente la lettura, e aspetto le vostre opinioni.

A presto,
Ceneredirose

John Irving su aNobii (N.d.R.)

 


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