Magazine Attualità

Una lezione alla scuola di Venere

Creato il 20 settembre 2011 da Winged_zephiro
Una lezione alla scuola di Venere

 

A quanto pare a una prostituta è concesso di comprendere tutto quello che non paiono comprendere, o non voglion comprendere, neppure i sapienti e i saggi della nostra Italietta, quando tutti gli altri Dei sembrano fuggiti o silenti rimane la voce di Venere a condurre ogni Enea al suo giusto approdo. Non è un caso che l’intervista alla De Nicolò sia stata bollata come “immorale” da un’intellettuale in gonnella tronfia del suo tartufismo comunista, non è concepibile per l’ideologia ascoltare la voce della natura senza la mediazione deformante e seducente di uno schema mentale a priori. Cosa ci sarebbe esattamente di cui indignarsi e soprattutto in che modo si pretende di confutarla? A forza di proclamare e di credere al pensiero debole abbiamo indebolito davvero il nostro pensiero al punto da non capire che il motore di questo immane assedio giudiziario al palazzo del principe è realmente l’invidia dei filistei verso la fortuna politica di Berlusconi e verso i suoi vizi origliati o anche solo immaginati nello specchio sozzo della loro fantasia. Al di fuori delle stanze di palazzo  alle pecore e alle racchie, come li ha definiti la De Nicolò, rimangono il raduno beota di piazza, il fragore urlato o cantato, l’invettiva giornalistica di intellettuali organici, lo sfregio pubblico della calunnia o del ludibrio e come extrema ratio l’accompagnamento coatto in procura, segno definitivo del golpe che tutti costoro vogliono ma che nessuno osa nominare. Cesare non è stato ucciso da un re conquistatore ma da una conventicola repubblicana in congiura.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :