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Una mostra sul legame tra Pasolini e Roma, dal 22 maggio a Barcellona

Creato il 18 maggio 2013 da Gaetano61

Una mostra sul legame tra Pasolini e Roma, dal 22 maggio a Barcellona
"Pasolini Roma" è il titolo della mostra internazionale che, con l'autorizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della  Soprintendenza Archivistica per il Friuli Venezia Giulia, e con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Pordenone e della Città di Casarsa della Delizia (Pn), verrà inauguratamercoledì 22 maggio alle ore 18.00 presso ilCentro di Cultura Contemporanea di Barcellona. Dell'impresa è parte il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, che sarà rappresentato a Barcellona dalla presidente Teresa Tassan Viol e dal direttore Angela Felice.

L'iniziativa, curata da Jordi BallóAlain Bergala e Gianni Borgna, con il contributo di Graziella Chiarcossi, nasce dal lavoro di quattro importanti istituzioni museali europee, che saranno le sedi di tre successivi riallestimenti: la Cinémathèquefrançaise di Parigi (ottobre 2013-gennaio 2014), il Palazzo delle Esposizioni di Roma (3 marzo -  8 giugno 2014) e il  Martin Gropius Bau di Berlino (11 settembre 2014 – 5 gennaio 2015).La mostra, organizzata come percorso cronologico tra il 1950 e il 1975, ripercorre il legame tra Pasolini  e la città di Roma, da lui vissuta – spiegano i curatori – come la geografia di «una grande storia d’amore, fatta di delusioni, tradimenti, sentimenti di passione e di odio, momenti di attrazione e di rifiuto, fasi di allontanamento e di ricongiunzione», una città che per l'intellettuale fu un «campo permanente di studio, di riflessione e di lotta», in cui verificare anche i cambiamenti del nostro paese tra gli anni Sessanta e Settanta. 

La ricca e multiforme documentazione che articolerà la mostra, si avvarrà anche di alcuni materiali provenienti dal Centro Studi Pasolini di Casarsa, con una parte del suo "tesoro documentale" di carte pasoliniane autografe, custodite nel Fondo Pasolini già dichiarato nel 2010 “bene di interesse culturale” e attualmente in fase avanzata di catalogazione scientifica. Come informa il Centro Studi nel suo comunicato stampa, «accanto a due rare lettere a Ennio Flaiano del 1963 e a Jean-Luc Godard del 1967, saranno infatti esposte tre lettere dei primi anni Cinquanta alla madre Susanna Colussi, l’adorata “piticinia” nel lessico familiare di Pier Paolo, e soprattutto il fascicolo n.2 della serie dei celebri “Quaderni Rossi”, in parte editi nei romanzi postumi  Amado mio  e  Atti impuri.  Il libretto sarà aperto alle pagine datate 19 agosto 1947, in cui il giovane Pasolini confidava al suo  journal intime la dolorosa scoperta che il padre Carlo Alberto aveva compiuto nei suoi confronti “la più incivile delle indiscrezioni”, frugando tra i suoi diari segreti e venendo così a conoscenza del tormento omosessuale del figlio.»



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