Magazine Per Lei

UNA RAFFICA DI CINQUINE. Part two.

Creato il 27 settembre 2011 da Nina
Devo dire che siete state bravissime ad aspettare il sequel, giusto qualcuna si è lamentata, il resto buone buone, zitte zitte.
La verità misà che è un'altra però (visti i pochi commenti che il post ha suscitato) e potrei riassumerla così:- Ah Nina ma sti cazzi! sai quanti pensieri e problemi c'ho io? Mi mancano i tuoi! -In effetti, come darvi torto! Vabbè per chi è interessato agli sviluppi, per le tenaci, le irriducibili, io vado avanti.Vi avevo lasciato qui, rispetto al post precedente:
Ecco io ora sarei in un momento così, di scelte importanti e tutto il resto.
In questi giorni sto ponendo le basi, le fondamenta, del mio futuro, della mia realizzazione, della mia serenità.
Momento topico.
Insomma sono in una fase esplosiva, contorta, importante e...piena di attese.
Ma non so dosare le energie, non mi so disciplinare.
Non sono un essere razionale, vado molto di pancia e improvvisazione e in circostanze così, questo non aiuta di certo.
Nell'ordine questa sarà la mia vita nei prossimi mesi, tanto per rendere l'idea di cosa intendevo con concentrazione dinamica, l'arco, la freccia e tutto il cucuzzaro.
- In attesa (argh) che mi convochino per iniziare a lavorare, la scuola è cominciata da due settimane e io sono in balia dei mostri, a proposito di attesa costruttiva. Si parla di tagli, alcune colleghe hanno già ripreso il servizio, io no.
- Quindi (nella migliore delle ipotesi) lavorerò, e (mi auguro) starò seguendo anche i lavori per la casa nuova. Poi dovrò girare per scegliere gli arredi (visto che non abbiamo una ceppa, tutto nuovo!) e infine organizzare il trasloco. Che non è come sparecchiare, diciamocelo. Entusiasmante, ma anche stressante.
- In più ho un progetto importante da realizzare, creativo, a cui tengo molto, a cui vorrei dedicare la parte migliore di me e del mio tempo. Insieme al lavoro e alla casa. Perciò siamo a tre.
- Quest'inverno dovrei anche cominciare con la Fivet. E siamo a quota quattro.
- Ah e ho pure un Blog a cui tengo, da curare e aggiornare (e siamo a cinque).
- E degli amici, un compagno, una vita.
Fanculo al multitasking. Io che sono per poche cose e pure con calma.
La novità, quella che innescherà le reazioni a catena è la casa, appunto. E forse l'abbiamo trovata!!
Ma prima di esultare (disse lei mentre al solo rievocare le mura e le vetrate immense, la pancia le si riempiva di nuovo di farfalle), ci sono tutte quelle questioni pratico-organizzative che se non ci fosse l'esemplare pensante, dotato di raziocinio e pragmatismo, in casa, al solo nominarle io soccomberei vergognosamente. Sto parlando dei controlli sui materiali usati (dicesi capitolato, incredibile che io mi ricordi), sul terreno e il costruttore - sai se ne sentono tante - la richiesta di finanziamento, insomma tutti quegli step che precedono l'acquisto di una casa e che per me sono lo spazio disseminato di variabili: imprevedibili e minacciose.
La testa mi si popola di tragiche domande, alle quali non so trovare una risposta che sia più sensata di: - semplice! in tal caso io mi ammazzo. -Se questa casa mi scivolasse dalle mani così, per qualunque validissima ragione, stavolta non lo sopporterei. Lei è perfetta, è quello che voglio, che cerchiamo. E soprattutto non ce la farei a ricominciare a cercare e rimandare, così, la FIVET. Perchè voglio la mia chance.Ma non accadrà, vero?
E poi ti sorprendi se in questo marasma la testa ti inizia a viaggiare? Come minimo! La mia mi propone l'immancabile lista delle cose da fare, tutte insieme, senza un ordine, tutte contemporaneamente. Ho sempre invidiato le persone dinamiche, di quelle che fanno un milione di cose in un giorno solo, portando avanti più progetti parallelamente e tu ti chiedi: ma come cazzo fanno? Dove lo trovano il tempo? Ma dormono? Io ho sempre pensato che fossero cyborg. Ecco io non sono così, sono l'opposto, non somiglio proprio a questa razza altamente funzionale. Io vado nel panico se, nella normale routine della giornata, fatta dei piccoli impegni quotidiani, si somma, che so, una telefonata di lavoro e poi una visita dal commercialista, per dire. Mi sento già scoppiare, vado in ansia da prestazione, troppe cose da gestire. Figuratevi voi se penso alla casa (con tutto quel che comporta), al trasloco, al lavoro, al progetto importante che sto portando avanti, al blog, alla Fivet (occhei respiro) tutto insieme nell' arco di pochi mesi (ohm. ohm).
Ecco io avrei un po' paura, di non farcela, di perdermi qualcosa per strada, qualche pezzo (il primo sarà la testa, già lo so!). Com'era? Voglio il cambiamento, anelo le novità...eccoti accontentata Nina. Mo non ti devi lamentare però, non fare l'ingrata.
Ma io non mi sto lamentando, davvero, come potrei. Sto solo considerando oggettivamente la situazione per quello che è: PIENA E STRARIPANTE, come non lo era da tempo. E sono spaventata, ma giusto un po' eh.
Eccitata, felice, ma anche spaventata. occhei lo ammetto: TANTO.
E riflettevo...
Strano no, come le cose, nella vita, sia belle che brutte, arrivino sempre tutte insieme, finendo per somigliare, in entrambi i casi, a una raffica di cinquine a piene mani. Di quelle che ti colgono di sorpresa, che ti travolgono, ti svegliano dal torpore e dalla calma e ti costringono a reagire: prontamente e tempestivamente. 
E così anche per voi?
UNA RAFFICA DI CINQUINE. Part two.

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