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Una Rimini…romana

Da Chiosaluxemburg @ChiosaLuxemburg

Sulla sponda del mar Adriatico. Qui mi trovo mentalmente mentre scrivo questo post. Precisamente a Rimini.
Ho visitato questa città tantissimi anni fa. Ero con i miei genitori e quindi il ricordo di essa si sposa con emozioni che ancora porto dentro di me.
Qualche giorno fa, parlando del mio blog, una persona mi ha chiesto se fossi mai stata a Rimini e se mi fossi resa conto di quanto, oltre alle apparenze, ci siano angoli storici di cui poter parlare.
La risposta è sì. Avevo 15-16 anni, non ero un vero e proprio target da Cocoricò, viaggiavo sulla costa adriatica con i miei e devo ammettere che il ricordo non è molto vivido.
Ricordo la passeggiata lungo le mura romane. Mi sembravano immense. Ricordo il ponte romano che abbiamo attraversato, di cui non riuscendo a ricordare molto, ho dovuto cercare il nome su Internet, scoprendo essere il ponte di Tiberio, progettato e iniziato da Augusto.pontetiberio Tratti di romanità in una delle città di mare e discoteche più famose d’Europa. Romanità facilmente osservabile anche nell’arco di Augusto, che rappresenta l’ingresso alla città. arco augusto Una località quindi che dietro ai suoi divertimenti nasconde anche un’anima radicata nella storia e nell’arte romana.
E proprio per poter scrivere questo post, dedicato a questa persona che ci teneva e che vada oltre i semplici ricordi personali ma possa essere di aiuto a chi questa città non l’ha mai vista, ho cercato alcune curiosità in rete e, in merito al ponte di Tiberio, ho trovato una chicca su questo sito Info Alberghi, legata ad una leggenda. Sembrerebbe che il ponte sia indistruttibile.
Indistruttibile perchè maledetto. Durante la costruzione del ponte, infatti, accaddero diversi incidenti e il ponte iniziò a cadere pezzo dopo pezzo. Tiberio era preda del delirio e della disperazione e scese a compromessi con il diavolo pur di completarne
l’attraversamento.
Ad un certo punto però, il diavolo chiese l’anima della prima persona che lo avrebbe attraversato. Il problema fu che non passò nessuno. Il primo ad attraversarlo non fu un uomo ma un cane. Lucifero decise quindi di distruggere il ponte che, però, ormai
era lì in piedi, grazie anche a lui, che non potrà distruggere quanto da lui stesso creato.
Proprio in ricordo di questa leggenda, sembrerebbe che sul parapetto del ponte, ci sia un presunto zoccolo stampato.



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