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Una seconda scelta.

Creato il 14 dicembre 2011 da Fabiochizzolini @piccoleombre

"L'aggiornamento era stato fatto poco prima. Lessi tutto d'un fiato. Ricordo che non ci misi molto, forse cinque minuti, probabilmente meno.
Arrivato all'ultima parola sentivo uno strano calore alle orecchie, e sudavo, sotto la maglia. Respirai profondamente e mi alzai per prendere una bottiglietta d'acqua. Bevendo tentai di calmarmi. Forse. Già, forse mi ero fatto un'impressione sbagliata. Probabilmente c'era stato un malinteso. Smisi di bere e appoggiai la bottiglietta sul tavolo: sicuramente avevo capito male.
Rilessi, questa volta con maggiore attenzione, badando alla punteggiatura e soffermandomi su ogni singola parola. Ci misi una ventina di minuti. Non ero riuscito a distinguere cosa mi infastidiva tanto, ma ero arrabbiato. Alla fine quello che aveva scritto era solo uno sproloquio erotico senza capo né coda, vagamente -ma non così vagamente- ispirato dal ricordo del suo ex ragazzo. Ne ero certo, non ci potevano essere dubbi. Mi concentrai ancora sul monitor, soffermandomi su qualche frase qua e là. Questa era lei. Quest'altro, invece, era lui. Ritrovai tutti i particolari che conoscevo di lui li. Beh, di sicuro se la spassavano. Ero furibondo. Adesso capivo il senso del suo sms. Non era desiderio di condivisione: voleva solo ferirmi. Rimasi immobile, come ipnotizzato dallo schermo. La mia mente correva alla ricerca delle parole giuste per fargliela pagare. Riscrissi il mio commento cinque o sei volte, poi, esausto, semplicemente lo cancellai e chiusi tutto. Per qualche secondo soppesai anche il telefonino, riflettendo sulla possibilità di chiamarla. Lo rimisi a posto: tanto ci saremmo visti fra un paio di giorni, le avrei detto ogni cosa in faccia. Mi rimisi a studiare. Sedendomi, notai il mio volto riflesso nella finestra: ero davvero pallido.
Il suo alito era caldo, e puzzava come di alcol e qualcosa di dolciastro che non riuscivo a riconoscere. Era fastidioso e, mentre parlava, piccole gocce di saliva volavano sul tavolo.
"Cosa ne penso di quello che hai scritto? Questa sì che è una buona domanda, amore". Si portò il bicchiere alla bocca con un gesto impreciso e, dopo essersi scolato mezza birra, lo riappoggiò sul tavolo. Incrociando i suoi occhi vidi che il suo sguardo ondeggiava: era chiaramente ubriaco. Cominciai a muovermi sulla sedia, a disagio. "Non offenderti, ma te lo voglio dire chiaro e netto: da un punto di vista strettamente letterario mi fa veramente tanto, tanto schifo, quello che hai scritto". Mi aspettavo una cosa del genere, ma non mi aspettavo che facesse così male, il suo giudizio. Che fossero così affilate, le sue parole. Lui rimasi a fissarmi, in attesa forse di una risposta, ma ero troppo impegnata a capire dove fossero finite le mie dannate sigarette per dire qualsiasi cosa. Mentre rovistavo, tremante, nella borsa, lui riprese a parlare, con maggior enfasi e con maggior odio. "Ma andiamo con ordine. Prima di tutto ogni frase è inutilmente lunga e contorta. Poi ti diverti a utilizzare termini che tu ritieni particolari, sperando di dare al tutto un tono intellettuale, ma non fai altro che spezzare il ritmo. Per non parlare della punteggiatura, che il ritmo lo ammazza del tutto. Certo, sia chiaro, non ho nulla contro di te... sai che ti amo più della mia stessa vita... però cazzo, non puoi pretendere che chiuda gli occhi e ti faccia i soliti complimenti vuoti che ti fanno i tuoi amichetti, solo perché sono il tuo ragazzo. O mi sbaglio?"
Il rossetto fece più baccano di tutto, rotolando giù dal tavolo e finendo a terra. "

Brani tratti da Una seconda scelta, prima storia della raccolta Fermatevi, vi prego.


La storia è composta (come lo sono quasi sempre le mie storie) da tante, piccole scene, ognuna delle quali è narrata in prima persona da uno dei tre protagonisti: un ragazzo, una ragazza e un uomo.

Il ragazzo sta correndo, nel suo ultimo, disperato tentativo di recuperare la ragazza, mentre lei è su un treno diretto a Milano. Ad aspettarla ci sarà il ragazzo, oppure l'uomo, o entrambi?

La trama ruota sostanzialmente intorno alla loro relazione. Da una parte vengono mostrate le cause di una crisi, che spesso sono sia interne (la gelosia del ragazzo) che esterne (il lavoro della ragazza che leva tempo alla relazione), mentre dall'altra mi concentro sulle conseguenze che essa può avere sulle vite di coloro che ne vengono coinvolti.
Il punto di equilibrio della relazione viene rotto da un evento che è la somma di tutte le tensioni precedenti, tensioni che si accumulano appunto fino ad arrivare scaricarsi nel punto di rottura, dopo il quale nulla sarà più come prima.
Il rossetto che cade.

Le conseguenze porteranno i due personaggi in direzioni completamente diverse. Lei andrà a Parigi e, nella sua traiettoria verso la riconquista della propria identità incontrerà l'uomo, il quale le farà una proposta dopo la quale lei non potrà fare altro che tornare: direzione Milano.
La stessa direzione nella quale sta correndo il ragazzo.

Un lungo ammonimento sulla gelosia, e sui sacrifici che essa comporta.
L'incubo di ogni uomo: essere solo una seconda scelta.


Storia ispirata dalla relazione con G., o meglio, dalla fine della relazione con lei. Una storia che mi è sicuramente costata cara ma, d'altronde, è solo sbagliando che s'impara e, devo ammetterlo, da lei ho imparato davvero tanto. E scritto ancora di più.
Per chi l'ha già letta: alcune scene sono successe davvero (la scena dei biglietti per Venezia, quella dello sclero per il Blog, diverse canne), molte altre no (l'sms iniziale ad esempio no, quello non è mai successo).

All'inizio mi sarebbe piaciuto chiederle di fare delle illustrazioni per la raccolta di racconti (visto che in larga parte parlano di lei) ma non avrebbe accettato, così pensai di modificare delle mie foto di modo da farle sembrare delle illustrazioni.
Il risultato fu modesto quindi accantonai l'idea, però questa sarebbe dovuta essere quella per Una seconda scelta:

Una seconda scelta.


PS: sto ragionando sulla grammatica da dare al blog. Intanto sto facendo un minimo di promozione, poi fra poco dovrò sistemare la questione tags e visibilità in Google (se qualcuno ha idea di come si faccia mi contatti, lol). Intanto gli aggiornamenti credo si stazioneranno all'essere bisettimanali (Mercoledì e Venerdì) e quello del Venerdì prossimo avrà una piacevole sorpresa.


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