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Una settima.

Da Marlenetrn

Una settima.

Una settimana, di piedini piccoli piccoli e manine strette a pugni. Una settimana di pupino. 
Quando nascono i bimbi sembra impossibile che possano davvero essere così piccoli, così delicati, così instabili. Elia è il terzo, eppure io non me lo ricordavo che un bimbo di una settimana potesse essere così "rospetto" così concentrato di tenerezza e fragilità. In una settimana impari a tenerli senza fargli penzolare la testa, che pare pesantissima e ti scappa ovunque. In una settimana scopri che ci sono pannolini così piccoli che probabilmente non vanno nemmeno alle bambole. Una settimana è il tempo che ci vuole per vedere come imparano a tenere gli occhi aperti bene, guardandosi intorno interrogativi. 

Una settima.

Una settima.

Una settima è ancora poco per conoscersi bene, ma impariamo a capirci a comunicare con l'odore, con il contatto fisico, con i suoni, quello dei tuoi pianti che sembrano i miagolii di un gattino e quello della mia voce che ti dice che ci sono, forse ancora non mi vedi ma lo sai che sono io che ti chiamo e ti canto quelle canzonette stonate. 

Una settima.

è solo una settimana che sei arrivato e il tuo faccino grigio e stropicciato che avevi quando ti ho visto la prima volta ha lasciato il posto ad un espressione angelica, beata, rosea che ogni volta che ti guardo mi sembra una mela con gli occhi, il naso e la bocca. 

Una settima.

Non abbiamo ancora delle regole, ma quello che ti serve lo abbiamo capito bene. Tu non vuoi altro che il calore della mie braccia, il nutrimento del mio seno e il profumo della mia pelle. Ci siamo divisi una settimana fa ma in realtà siamo ancora una cosa sola. 

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