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Una settimana del mondo: gli esteri visti da NetWorld (21-27 luglio ’13)

Creato il 27 luglio 2013 da Bloglobal @bloglobal_opi
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Ecco il terzo appuntamento di NetWorld (gruppo di siti indipendenti che fanno informazione, analisi e approfondimenti sulla politica estera). NetWorld si compone di realtà nate dal basso, capaci di crescere nel tempo con redazioni composte da giovani professionisti, dottorandi, ricercatori, giornalisti che non appartengono a grandi gruppi editoriali, che non ricevono finanziamenti pubblici e che sono del tutto no-profit. Tutti uniti, però, con lo scopo di offrire una visione più ampia possibile e non legata a finalità partitiche o di bandiera sui temi della politica internazionale. I siti che fanno parte di NetWorld sono attualmente BloGlobal-Osservatorio di Politica Internazionale, East Journal, l’Antidiplomatico, Cronache Internazionali, ArabPress, Asiablog e Le Terre sotto vento.

Settimana: 21-27 luglio 2013

La fine del mese di luglio è stata ricca di appuntamenti elettorali: in Giappone, dopo l’affermazione dello scorso dicembre, il partito liberal-democratico (LDP) del Premier Shinzo Abe si è riconfermato anche alla Camera Alta del Parlamento, dimostrando – come ci spiega Alessandro Bianchi su L’Antidiplomatico – quanto le opposizioni non abbiano sufficiente peso per contrastare il nuovo corso di politica economica ribattezzata “Abenomics”. Le elezioni più attese sono tuttavia quelle che si terranno in Mali il 28 luglio: dopo il Colpo di Stato, l’intervento militare franco-africano dello scorso inverno e i primi accordi di tregua con i ribelli di Nord, Bamako si appresta a dare sostanza alla transizione democratica. Della situazione maliana ce ne parla Riccardo Nanni su Cronache Internazionali. Elezioni cruciali, infine, anche in Cambogia: Alessio Fratticcioli su Asia Blog ci racconta di Sam Rainsy, il principale leader delle forze di opposizione tornato dall’esilio per sfidare l’autocrate Hun Sen.

Restando nel Sud-Est asiatico le Filippine rappresentano sempre più un Paese chiave nello scontro geopolitico tra Cina e Stati Uniti: Manila ha di fatto offerto agli USA un maggiore accesso alle proprie basi militari. Pino Striccoli su “Le terre sotto vento” delinea un quadro delle dinamiche della regione dell’Asia-Pacifico. Washington deve però affrontare un problema anche alle porte di casa sua: la crescente immigrazione clandestina ha portato USA e Messico a costruire una recinzione lungo il confine condiviso. Una situazione di crisi spiegata da Chiara Ronca su L’Antidiplomatico. Intanto, dopo le tensioni e gli scontri verbali con gli Stati Uniti per il caso Snowden, e dopo le proteste della scorsa primavera dopo il risultato elettorale, il Presidente del Venezuela Nicolas Maduro compie 100 giorni di mandato: un bilancio stilato da Dante F. Marcantognini su Cronache Internazionali.

Venti di protesta e di manifestazioni spirano nell’Europa balcanica: non si arresta e, anzi, si acuisce la crisi politica ed economica della Bulgaria, dove gruppi di manifestanti hanno preso d’assalto il Palazzo dell’Assemblea Nazionale. Assediato anche il Parlamento della Bosnia Erzegovina, dove ha ormai preso piede la cosiddetta “baby revolution, scoppiata per il blocco dell’emissione dei documenti di identità dei bambini nati dopo il 12 febbraio di quest’anno. Due articoli di East Journal a firma di Kaspar Hauser e Alfredo Sasso.

Scendendo nella sponda Sud del Mediterraneo, il caos – non ancora quietato – dell’Egitto ha ora contagiato anche la Tunisia. Dopo Chokri Belaid in febbraio, è stato ucciso Mohamed Brahmi, ex segretario generale del Movimento del Popolo e deputato dell’Assemblea costituente tunisina. Arab Press ci riporta direttamente le reazioni da Tunisi. Mentre buone nuove, però, giungono dal Levante arabo, dove sta per rimettersi in modo il processo di pace per il conflitto israelo-palestinese, l’Unione Europa ha annunciato il congelamento dei fondi in favore di organizzazioni attive nella costruzione di insediamenti nei Territori Occupati. I dettagli ci vengono illustrati da Roberta Papaleo di Arab Press.

Una nota positiva giunge dal Corno d’Africa, area caratterizzata negli ultimi anni dalla proliferazione della pirateria: l’International Maritime Bureau (il massimo ente preposto al monitoraggio ed alla prevenzione dei crimini perpetrati in mare) ha rilasciato un report in cui si evidenzia per la prima volta il netto calo degli incidenti pirateschi a largo della Somalia grazie al forte impegno internazionale. Un’analisi del problema e delle prospettive a cura di Matteo Guillot su BloGlobal.

Infine, temi globali: l’ambiente. Perchè l’impegno internazionale per la salvaguardia del nostro pianeta resta così poco incisivo a fronte della crescente importanza del problema? Ce lo spiega Giulia Amarisse su BloGlobal.

Per saperne di più della settimana internazionale, infine, vi invitiamo a leggere e a scaricare gratuitamente i Weekly Report di BloGlobal: http://www.bloglobal.net/bloglobal-weekly. Ogni settimana una lente d’ingrandimento sul mondo!

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