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Una settimana nel futuro del giornalismo — Le emoticon del papa, notizie da #ONA15 e molto altro

Creato il 25 settembre 2015 da Pedroelrey

La rubrica dove rac­co­gliamo i link per non per­dere le novità nel mondo dell’informazione.

Fuso ora­rio. A Los Ange­les è in corso la con­fe­renza annuale dell’Online News Asso­cia­tion. Ieri tra i panel più inte­res­santi il #plan­for­plat­form, dove Sarah Frank (Now This News) e Ryan Lytle (Masha­ble) hanno dato con­si­gli per un miglior coin­vol­gi­mento dei let­tori sulle diverse piat­ta­forme social, da Sna­p­chat a Tum­blr. Come ha notato Danilo Fastelli, in Ita­lia la tema­tica di que­sto panel sarebbe rima­sta limi­tata a “plan for Face­book”. Men­tre c’è molto da impa­rare e la pre­sen­ta­zione è già online. Molti spunti anche nei tweet di chi ha par­te­ci­pato in diretta.

La diretta dal fronte. Quello della For­tezza Europa, dove i repor­ter di Bbc, Bild e Time usano Peri­scope e Sna­p­chat per dif­fon­dere fil­mati raw e spez­zoni ine­diti del loro viag­gio insieme ai migranti attra­verso il nostro con­ti­nente. La noti­zia va oltre il con­te­ni­tore delle testate e vive in modo auto­nomo online.

Self plat­form. La Nbc ha costruito la pro­pria piat­ta­forma di col­la­bo­ra­zione online per­so­na­liz­zata per gior­na­li­sti e per­so­nale dell’emittente. Asso­mi­glia a Slack e per­mette allo staff delle diverse reda­zioni di con­di­vi­dere infor­ma­zioni e aggior­na­menti sulle sto­rie. Si chiama News Con­nect e viene usata da 900 per­sone ogni giorno.

Pop(e) enga­ge­ment. Il team di com­mu­nity mana­ger di papa Fran­ce­sco punta sui mil­len­nials e la gene­ra­zione Z. Per il viag­gio negli Stati Uniti e a Cuba, ha creato l’hashtag #Goo­dI­sWin­ning per dif­fon­dere i mes­saggi del Pon­te­fice sui cam­bia­menti cli­ma­tici, sulla crisi dei rifu­giati, e altro attra­verso i social net­work. Il “digi­tal street team” reclu­tato per l’occasione ha un set di emo­ti­con per­so­na­liz­zate messe a dispo­si­zione da Twit­ter e c’è anche la ver­sione su Wha­tsapp.

Twitta per il tuo bene. In India i gior­na­li­sti che lavo­rano per le testate del Times Group saranno pagati anche in base alla loro atti­vità su Twit­ter. Lo scorso ago­sto gli era stato chie­sto di con­se­gnare le “chiavi” dell’account ai mana­ger, per il loro bene, e ave­vano l’ordine di non twit­tare con­te­nuti per­so­nali ma solo noti­zie col­le­gate al lavoro. Il 19 set­tem­bre l’azienda ha inviato delle nuove linee guida ai repor­ter, con istru­zioni det­ta­gliate per cam­biare il nome account e col­le­garlo a quello delle testate, con l’indicazione di postare almeno due sto­rie al giorno. Vuoi la paga? Twitta.

Il ritorno di GigaOm? Sei mesi dopo la chiu­sura il sito torna online ed è aggior­nato con nuovi con­te­nuti. Ma i gior­na­li­sti del vec­chio staff non sono stati coin­volti, come spiega Laura Hazard Owen in que­sto post su Nie­man Lab, dove riper­corre le sorti della testa dalla nascita al comu­ni­cato l’azienda ammet­teva di non riu­scire a pagare i suoi creditori.

Bonus track: 75 stru­menti digi­tali per gior­na­li­sti da sal­vare nei pre­fe­riti (via Pier Luca San­toro).


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