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Una spinta che nasce dentro

Creato il 02 marzo 2010 da Marco
Una spinta che nasce dentro
Ho sempre pensato che nel lavoro l’aspetto economico non fosse il più determinante per convincere una persona a “lavorare bene”, la spinta che ognuno di noi ha nei confronti del proprio lavoro nasce da molteplici motivazioni e bisogni il cui mancato o parziale soddisfacimento può condizionare il rendimento dell’attività produttiva.
La motivazione non può essere “barattata” con la promessa di una retribuzione, o imposta con una minaccia di una punizione, ma deve essere sostenuta dalla consapevolezza che il proprio lavoro produca realmente un beneficio per l’organizzazione e per la collettività.
Sono ormai troppi gli ambienti di lavoro dove la semplice presenza delle persone, dettata da una grande forza di volontà o da pura necessità, rendono gli stessi apatici, ma la motivazione non è un fatto di volontà, è una spinta che nasce dentro.
E’ compito del management aiutare i propri collaboratori a trovare le motivazioni, introducendo opportuni metodi che permettano di massimizzare i risultati e far crescere il livello di maturità e di soddisfazione delle persone.
E’ necessario aiutare i collaboratori non a crearsi delle motivazioni, ma a trovarle dentro di loro attraverso percorsi finalizzati alla crescita professionale e personale, ruoli ben definiti e prospettive futuristiche, una comunicazione costante e la garanzia che il loro lavoro sia veramente importante per il benessere dell’azienda.
L’approccio lavorativo di ogni singolo individuo è caratterizzato da una differente spinta motivazionale che permette di raggiungere differenti gradi di rendimento. Il management deve garantire che vengano riconosciute le caratteristiche individuali e differenziati i singoli contributi, attribuendo di conseguenza un determinato inquadramento e corrispettivo economico.

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