Magazine Per Lei

Una tranquilla serata di relax (see...)

Creato il 15 ottobre 2011 da Taccodieci @Taccodieci
Una tranquilla serata di relax (see...)
Martedì, 23.00
- Non vedo l'ora che arrivi giovedì per andare a letto presto...
- Come mai?
- Sono devastata. Non ce la faccio più. Sto lavorando tantissimo. Martedì sera FF avrà una cena con gli amici ed io ne approfitterò per sgattaiolare di sopra alle 20.30 e mettermi sotto le coperte.
Questa la conversazione con la mia socia, davanti a due bionde artigianali e con due borse sotto agli occhi, dopo aver attraversato mezzo Veneto.
Giovedì, 20.00
- Ciaoooo, sono a casa!
- Ciao, ti ricordi che stasera ho organizzato la cena con gli amici, vero?
- Si, lo so. Tranquillo, faccio una doccia e vado di sopra.
- Non ti sei organizzata per uscire?
- No, sono stanca da morire... Voglio solo fare una doccia e andare a letto... Non mi va nemmeno di cenare... Tranquillo, non vi disturberò minimamente!
Esco dalla doccia ed incontro i primi amici di FF, già arrivati a casa.
- Hey, ciao, come va?
- Benissimo! Come stai tu?
- Bene! Ho letto che sei stata alla Blogfest con la maglietta de "l'ora della verità", me la fai vedere?
Oddio, un amico di FF vuole davvero vedere la maglietta fatta assieme alla socia, con la quale sono stata alla Blogfest! E l'amico in questione è pure un mio follower, che mi segue su Twitter e su Blogger: che emozione!
Posso non fermarmi qualche minuto a chiacchierare, prima di scappare nei miei appartamenti?
Mentre gli amici di FF arrivano ed attendono le pizze, mi approprio di una Moretti da 66 e scopro che FF ha degli amici simpaticissimi: un mio follower (appunto) ed un altro che ha fatto cose incredibili perchè sua madre riuscisse a pubblicare un libro che devo assolutamente leggere. Il letto tanto sognato si fa attendere: che colpa ne posso avere se gli amici di FF sono così simpatici?
Arrivano le pizze e decido di scomparire finalmente nei miei appartamenti, non senza l'ormai mezza Moretti da 66.
Giovedì, 21.30
Driiiin!
Suona il telefono mentre sto per abbioccarmi con Stephen King in braccio ed un residuo di birra sul comodino.
Driiiin!
Da giù provengono voci, ma chiaramente non sentono la suoneria del telefono fisso. Allungo il braccio fino all'apparecchio, al buio.
- Pronto?
- Buonasera, PizzaPiù. Vi abbiamo consegnato dieci pizze poco fa.
- Eh?
- La volevo avvisare che per stavolta passi, ma non date mai più al fattorino i buoni pasto.
- ?
- Avete già pagato altre volte coi buoni e sapete che prendiamo i Ticket, ma solo quelli, non altri.
- ???
- Quindi non dateli più al ragazzo che vi consegna la pizza, chiaro?
- Ok...
- Buonasera.
Clik.
Non capisco subito cosa sia appena accaduto, e probabilmente dalla mia voce la ragazza della pizzeria avrà pensato ad un coca-party con fame chimica, ma poi realizzo.
Vengo svegliata dal telefono in quella che per me è a tutti gli effetti la fase di sonno profondo per sentirmi fare la ramanzina dalla ragazza della pizzeria, senza aver nemmeno mangiato una pizza? Ma in che razza di film sono finita?
Mi rigiro nel letto e cerco di riaddormentami.
Da sotto sento che i ragazzi hanno terminato la cena e si spostano nel soggiorno. "A guardare un film", penso io.
Povera illusa!
Da lì a dieci minuti nel soggiorno si scatenano le Olimpiadi. I ragazzi iniziano a sfidarsi in gare di atletica "leggera" e mentre in due gareggiano, i restanti tifano dagli spalti. Complice una consolle che mi sono ripromessa di devastare con una pesante mazza da baseball scagliata con violenza appropriata, di "leggero" quelle gare di atletica non hanno proprio nulla.
Il pavimento, ed il mio letto con lui, inizia a tremare e nemmeno la porta ermeticamente chiusa riesce a bloccare i loro incitamenti e le loro esclamazioni giocose a millemila decibel.
Ficco la testa sotto il cuscino, premendo quest'ultimo sulle orecchie, ma scopro che questa posizione funziona solo nei film, perchè nella vita reale la gente rischia seriamente di soffocare.
Vorrei avere del silicone per sigillare la porta che mi separa dagli atleti.
Quando li sento cimentarsi nei cento metri a ostacoli capisco che è finita, che non dormirò almeno fino alla cerimonia di conclusione dei giochi olimpici, e con tutta proabilità uscirò da questa esperienza con una sindrome da stress post traumatico che non mi farà più riposare veramente bene.
Giovedì, 23.00 o che [@##° ne so
Ricevo qualche messaggio dalla mia socia, che non riesce a dormire e che sta girando in auto senza meta nel veronese. L'idea che qualcuno abbia a disposizione un letto e preferisca starsene a spasso in auto al freddo è al momento per me fantascienza. La chiamo.
Lei risponde e...
- Hey, ciao!
- Sono distrutta. Li senti?!?!?
Da sotto si sentono distintamente rumori di corsa ad ostacoli: BAM BAM BAM BAM BABAM, BAM BAM BAM BAM BABAM!
La mia socia si scompiscia dalle risate all'altro capo del telefono.
- Ahahahah! Li sento fino a qui! Ahahah!
- Che hai da ridere? Non è divertente! Mi sono messa sotto il piumone in mutande e canottiera e non posso nemmeno andare di sotto ad arraffare un'altra birra!
- Ahahahah! Scusa, davvero, ma ci devi scrivere un post! Ti prego!
- Non è divertente, ripeto! Sai che sono due [@##° di settimane che aspetto questa [@##° di sera per andare a letto con le galline e dormire? E' chiedere tanto?
E' finita. E' finita. Anche se riuscissi ad addormentarmi adesso, di botto, sotto l'effetto di un potente narcolettico non riuscirei comunque ad andare a letto con le galline, svegliandomi riposata e fresca come una rosa, perchè:
a) Non frequento attualmente il mercato nero e ci impiegherei un bel po' a rintracciare un potente narcolettico.
b) Sono nervosa come se mi avessero imposto dieci ore di straordinario non pagate appena prima di uscire dall'ufficio.
c) Le Olimpiadi non sono ancora terminate.
d) Non posso riportare indietro l'orologio fino alle 20.30. Proprio non posso.
Riprendo in mano Stephen King e, per la prima volta dai tempi del [@##€gg|° universitario, leggo qualcosa come duecentocinquanta pagine in una volta sola.
Alla fine con tutta probabilità svengo, perchè non vedo altre soluzioni al mio piombare in un sonno della ragione senza sogni, senza nemmeno accorgermi dell'arrivo di FF al termine della festa.
La tranquilla serata di relax di una ragazza normale.
La Redazione

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