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Unanno

Creato il 02 ottobre 2010 da Lalelakatia

UNANNO
Un anno fa, in questo momento, eravamo sospesi fra la nostra vecchia vita e quella nuova che si apriva, sprofondati in una poltrocina dell’ aereoporto di Londra mangiando patatine per ingannare l’ eccitazione; ora, 12 mesi esatti dopo, siamo in una cameretta inondata dalla luce dell’ India in un tranquillo pomeriggio fatto di musica e pensieri che si rincorrono.
Un anno è passato e a volte sembra poco, ma appena cerchi le parole per riassumerlo in poche righe ti rendi conto che ci sono semplicemente troppe cose da nominare, un numero di avvenimenti incredibilmente superiore a quello che di solito usavi per riassumere l’ anno appena trascorso.
Un anno è solo un’ unità di misura, un modo per dare un nome ad un preciso lasso di tempo, ma in realtà questo succedersi di anni è il ticchettio della tua esistenza, un alternarsi continuo di queste unità che spesso ti fa dimenticare di dargli importanza e significato, così che, un anno dopo l’ altro i ricordi si confondono e spesso non sai dire cosa hai fatto per rendere importanti i 365 giorni appena passati.
Almeno a noi succedeva così.
Poi un giorno inizi a farci caso al tempo che passa, ti chiedi se stai veramente facendo quello che volevi, se stai realizzando i sogni che avevi da bambino; ed è a quel punto che ti rendi conto che il giorno che sei venuto al mondo hai fatto bingo, hai vinto un considerevole numero di questi anni da utilizzare come meglio credi, ti rendi conto che questa è la tua possibilità e che è davvero un’ idiozia accatastare questi anni uno dopo l’ altro, come se fossero tutti uguali.
Così, un anno fa abbiamo iniziato la nostra avventura, ma in realtà abbiamo iniziato un modo nuovo di rapportarci con il nostro tempo e con le nostre aspirazioni; in un anno abbiamo imparato a rallentare, a sottrarre cose inutili che non ci servivano, ad ascoltare e a guardare con gli occhi di chi non corre; abbiamo imparato che buona parte dei bisogni che avevamo ce li aveva suggeriti qualche abile pubblicitario, abbiamo imparato a inseguire i nostri sogni e non quelli preconfezionati che vengono distribuiti dalla società in cui nasci.
Senza pensare troppo, solo percorrendo una strada, la nostra strada.
Sembra nulla, ma poi vedi il calendario e ti rendi conto che un anno è passato e ti viene da pensare.
Così ti guardi indietro e fai un bilancio, metti a confronto l’ anno passato e quelli precedenti. E di colpo quelle paure sotto pelle riguardo la possibilità di aver fatto la scelta sbagliata sparisce.
Pensi a quel numero piccolino: 1.
Pensi a quante cose contiene: ricordi, luoghi, persone, esperienze, odori e sapori, tutta una scala di emozioni intricatissima.
E capisci in quel preciso momento che hai fatto la scelta giusta, che ti sei ripreso ciò che ti spetta di diritto e che non sei più disposto a lasciare al caso il compito di riempire i tuoi giorni.
Noi abbiamo invertito la rotta e ora che il primo anno è stato riempito di sogni realizzati, siamo pronti ad entrare in un nuovo anno, abbiamo già pronta la lista dei nostri desideri e siamo pronti a rischiare ancora per renderli reali.
In fondo questo viaggio ci ha dimostrato che non c’è nulla di impossibile da realizzare se davvero lo desideri, basta buttarsi e rischiare.
E’ solo una stupida commemorazione, ma per noi è un nuovo inizio come lo è stato il due ottobre 2009.
Questo è il momento in cui ci incamminiamo verso il secondo anniversario consci del fatto che vogliamo che anche il prossimo sia un anno speciale, e anche quello dopo e dopo ancora.
Non c’è bisogno di fare un altro giro intorno al mondo per rendere anche il prossimo anno indimenticabile, diventerebbe anche quella routine, quello che conta è fare qualcosa che desideri, fare qualcosa fra le infinite possibilità che spesso nemmeno consideri pensando sia impossibile.
Ora, in questo sonnolento pomeriggio indiano ai bordi di un deserto, giriamo la boa e iniziamo ad incamminarci verso casa. Come al solito abbiamo sbagliato i conti e questo anno durerà un po’ di più di 12 mesi, ma non c’è fretta e di energia ce n’è ancora, i nostri occhi non sono ancora stanchi e non siamo ancora pronti a fermarci, solo oggi siamo fermi, ma solo perchè è festa: il nostro compleanno.

lalelakatia


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