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Unwind di Neal Shusterman

Creato il 07 aprile 2012 da Bethany

Unwind di Neal Shusterman

Prima stavo spulciando fra i libri della mia libreria e mi è scappato l’occhio su uno dei miei libri preferiti: Unwind di Neal Shusterman. Ho pensato che ve ne dovevo parlare e mi sono fiondata al pc per scrivere un nuovo post.

Titolo: Unwind

Autore: Neal Shusterman

Editore: Piemme

Pagine: 409

Prezzo: € 19.00

Trama: La seconda guerra Civile, che passò alla storia come la Guerra Morale, fu un conflitto lungo e sanguinoso, combattuto negli Stati Uniti su un’unica questione: l’accettazione o meno dell’aborto. Per mettervi fine, venne approvata una serie di emendamenti nota come Legge sulla Vita, che accontentò sia lo schieramento abortista, sia quello antiaborista. La Legge stabilisce che la vita umana è intoccabile dal momento del concepimento fino a quando un bambino compie tredici anni. Fra i tredici e i diciotto, però, i genitori possono decidere di abortire in modo retroattivo a condizione che, “tecnicamente”, la vita dell’adolescente non finisca. A questo scopo, tutti gli organi del ragazzo verranno impiantati in persone in attesa di trapianto, le quali manterranno una “memoria” del donatore. Il processo tramite cui il ragazzo viene allo stesso tempo eliminato e tenuto vivo si chiama Divisione. E’ una pratica largamente accettata dalla società. Connor ha sedici anni, Lev tredici e Risa quindici. Tutti e tre hanno uno stesso destino: essere “Divisi”. Tutti e tre vogliono sfuggire a questo destino, e sono pronti a combattere.

ESTRATTO

Connor riprende coscienza e trova una confusione appannata nel punto in cui dovrebbero esserci i suoi pensieri. Gli fa male il viso e vede solo da un occhio. Qualcosa preme sull’altro. È in una stanza bianca. C’è una finestra da cui vede entrare il sole. Senza dubbio è una stanza d’ospedale e quella che gli preme sull’occhio è una benda. Solo a quel punto comincia a mettere insieme gli eventi che l’hanno portato lì. C’è stata un’esplosione. C’è stata una rivolta. Poi è arrivato Lev. È tutto ciò che ricorda.

Unwind di Neal Shusterman

Entra un’infermiera. – Ah, finalmente è sveglio. Come si sente?
– Bene – risponde lui con una voce che è poco più di un gracchiare. – Da quanto…
– Poco più di due settimane.
– Due settimane? E Risa… lei come sta?
– C’era una ragazza – dice Connor. – Sul tetto della clinica di raccolta. Si sa cosa le è successo?
L’espressione dell’infermiera non rivela nulla. – A quello pensiamo dopo.

COMMENTO PERSONALE

Ho scoperto questo fantasmagorico libri l’anno scorso, sempre sul blog booksblog. La trama mi aveva subito colpito. C’era qualcosa che mi spingeva a leggerlo. Dovevo leggerlo assolutamente. Aveva un qualcosa di particolare, che non avevo mai letto. E’ grazie a Unwind che ho iniziato ad amare i distopici.

La narrazione del romanzo si divide fra i tre protagonisti: Lev, Risa e Connor. Tutte e tre devono combattere e scappare da un destino comune: essere Divisi. Ma Lev è diverso dagli altri: lui è una Decima. Le Decime sonodiverse dagli altri Dividendi, loro accettano il loro destino vedendolo come una cosa benedizione. La divisione è una pratica ampiamente accettata dalla popolazione. Nessuno si rende conto della crudeltà che viene commessa.

Lev, Risa e Connor si incontreranno per caso, ma insieme, benché Lev si accorgerà solo successivamente di quanto sia sbagliata, cercheranno un modo per mettere fine alla terribile pratica della Divisione, per salvare la loro vita e quella delle generazioni future. 

E’ un romanzo meraviglioso, che ti resta dentro e ti trasmette migliaia di emozioni differenti. Terrificante è il capitolo 61. Dopo averlo letto ho dovuto chiudere il libro e chiudere gli occhi. Trasmette tanto dolore e una sorda sofferenza che è difficile ignorare. Mi ha insegnato ad aprire gli occhi, guardando le cose con più giudizio. Mi ha insegnato che anche una società perfetta non esiste.

Voglio consigliare a tutti voi che leggerete questo post Unwind. Leggetelo. Amatelo. Vi resterà nel cuore.

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