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"Uomo trovato vivo con due gambe":La filosofia di un burlone allegorico

Creato il 16 maggio 2014 da Lucia Savoia
"Uomo (man) trovato vivo (alive) con due gambe". Questo è il telegramma che riceve Arturo Inglewood, unico responso ad una missiva che tenne quest'ultimo, con Innocenzo Smith, alias uomo vivo. Innocenzo Smithè il protagonista del libro scritto da Gilberth Keith Chesterton nel 1912. L'opera si presenta come una romanzo, le descrizioni evocano immagini di una Londra surreale e fantastica, la storia è coinvolgente, ma il punto centrale è lo sfondo filosofico.
Scritto a pochissimi anni dalla fine dell'età edoardiana(1901- 1910) Chesterton utilizza la velatura filosofica per polemizzare ironicamente su quell'epoca e soprattutto idealizzare uno Stato sovrano. Non è la prima volta che si usa questa tipologia di linguaggio per "denunciare" il male che ha portato un epoca, o che ha addirittura portato un'ideologia, costruita come abbattitore di simbolismi romantici; ne è infatti un chiaro esempio "Candido e l'ottimismo", dell' illuminista francese Voltaire.
Smith non appare dalle prime pagine e da Inglewood è descritto come un pazzo, la sua prima apparizione, manterrà quanto detto dall'amico. La descrizione ci mette davanti un personaggio di grande prestanza fisica ma con una grandissima agilità, intento a recuperare un cappello che il vento ha portato su un albero. È proprio il cappello ad introdurre un primo forte espediente per denunciare "le nuove idee". Nonostante sia stato rovinato dagl'alberi, Smith lo indossa comunque dicendo che è ciò che ci appartiene a renderci quello che siamo, quindi, filosoficamente parlando, "è uomo solo colui che si sente sempre legato alle proprie radici, non a ciò che deve rappresentare ma solo a ciò che è, vecchio o nuovo che sia, l'estetica, il bello, sono solo convenzioni". In maniera azzardata potremmo anche definire questo come un attacco anche al Dandismo nato durante l'epoca vittoriana. Senza perderci troppo nella storia, Smith alloggerà successivamente a casa Beacon, e da una frase pronunciata scherzosamente da Michele Moon (altro importante personaggio del libro) Innocenzo, seriosamente, decide di rendere questa piccola pensione il loro Stato supremo.All'interno delle recinzioni si vivrà in una nazione diversa, con una costituzione che abolisce le convenzioni abitudinali,in cui i valori saranno reincarnati dalle piccole cose che tendiamo ad ignorare, ma non dalle cose inutili impreziosite solo "convenzionalmente". I pensionanti dapprima scettici, verranno condotti ad un processo che li renderà vivie liberi da qualsiasi pregiudizio. Infattitutti troveranno il coraggio di fare cose che prima non avevano mai pensato di fare.Purtroppo una delle pensionanti, prima dello svilupparsi degli eventi suddetti, scrive al professor Warner, medico di grossa fama, di prelevare Smith accusato dalla donna di essere pazzo.Il medico inglese è un'allegorica raffigurazione dello scientista Wells, con cui Chesterton ebbe memorabili diatribe.All'arrivo del professore tutti cercano di giustificare l'avviso della signorina Duke (proprietaria di casa Beacon) come un errore, dettato dalle apparenze. Warner però, presentandosi davanti la pensione con il criminologo statunitense Ciro Pym (omaggio a Poe), è deciso a prelevare il nostro protagonista e portarlo in un manicomio criminale.Intento nella sua ricerca,Smith gli sparerà 5 colpi di rivoltella nel cappello.Per il criminologo e il professore, questa è la prova che Innocenzo è un omicida, e si apprestano a condurlo in carcere, me è proprio l'intervento di Michele Moon ad impedire che venga trascinato fuori le porte di casa Beacon.Egli convince i due accusatori che casa Beacon è uno stato indipendente dall'Inghilterra, ed essendo cittadino di questa nuova nazione, il processo dovrà tenersi entro le mura della pensione. Warner e Pym accetteranno quest'originale proposta e quindi il processo a Smith sarà fatto "nello stato di Beacon".
Con questo processo Chesterton mette in risalto uno dei punti polemici che caratterizzano l'opera. Come già detto Warner è la rappresentazione di Wells,uomo legato al saggio "le origini della specie di Darwin" e ad una visione progressista che Chesterton non condivideva.Il processo bandito in casa Beacon è quindi un mezzo per ridicolizzare le teorie di questo scienziato. Il personaggio di Pym,invece, sembra costruito sulle teorie lombrosiane, che esprimevano le idee secondo le quali, i criminali era possibile riconoscerli dai tratti somatici, naturalmente le ipotesi nel libro avranno la stessa sorte di quelle sostenute da Wells. Le accuse mosse da Chesterton, puntano il dito soprattutto sul classismo nato durante l'età edoardiana, dove gli uomini che non trovavano posto nella società erano definiti pazzi.Innocenzo Smith quindi rappresenta l'uomo che è dentro di noi, quello che potrebbe aprirci gli occhi e convincerci che la vita non è fatta solo di simboli, ma soprattutto di piccole cose delle quali dobbiamo far patrimonio. Il protagonista, l'uomo vivo, ha un cognome comunissimo in Inghilterra proprio perché è la rappresentazione dell'uomo, e il nome Innocenzo suggerisce che non siamo imputabili se scegliamo di vivere a modo nostro senza doverci per forza conformare alla società`.Innocenzo Smith entra a far parte della vita dei sei protagonisti che prima del suo arrivo vivevano come ombre della società, chiusi nei pregiudizi dell'Inghilterra edoardiana. Con l'allegorico burlone conosceranno il valore della vita e l'entusiasmo che dovremmo provar tutti quando ci rendiamo conto di essere vivi.
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