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Uragani atlantici: prevista una stagione piuttosto attiva

Creato il 01 giugno 2011 da Thunderstorm
Uragani atlantici: prevista una stagione piuttosto attiva
La giornata di oggi, primo giugno, oltre a segnare l'inizio della stagione estiva dal punto di vista meteorologico (mentre dal punto di vista astronomico bisognerà attendere il 21), rappresenta anche l'inizio della stagione degli uragani. Come ogni anno, gli scienziati del US National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) hanno fornito una previsione sull'andamento della stagione riguardo proprio alla problematica degli uragani. La sentenza non è molto positiva, soprattuto per le popolazioni del sud-est degli USA, già provati dalle recenti devastazioni dei tornado e dell'alluvione del Mississippi.

Il rapporto, valido per le coste atlantiche, parla di una stagione degli uragani particolarmente attiva, con una probabilità di circa il 70% di avere dalle 12 alle 18 tempeste; da 6 a 10 di queste potrebbero inoltre raggiungere lo stadio di uragano, con venti al di sopra dei 119km/h. Tanto per avere un confronto, il numero medio di tempeste è di 12 per stagione, delle quali 6 a livello di uragano. Nel fatidico anno 2005, famoso purtroppo per l'uragano Katrina, si verificarono ben 28 tempeste.Queste tempeste si generano nell'Atlantico tropicale quando le calde acque superficiali inducono l'aria calda ed umida a salire verso l'alto con una traiettoria a spirale; tipicamente, la temperatura dell'acqua non deve essere inferiore ai 28°C. Il principale indizio che ha portato i meteorologi a queste considerazioni sta nella prosecuzione di una fase calda nelle Oscillazioni Atlantiche Multidecadali. Questa oscillazione, che si pensa sia influenzata dalla salinità dell'oceano, ha un periodo che va dai 25 ai 40 anni; per l'Atlantico quindi, la cui fase calda è iniziata nel 1995, dovranno passare ancora alcuni anni prima che prenda il via la fase di raffreddamento.  La previsione della traiettoria di un uragano può essere fatta solo con cinque giorni d'anticipo, per cui azzardare i luoghi che potranno essere colpiti è praticamente impossibile; nonostante questo, però, i ricercatori della Colorado University stimano una probabilità del 72% che un grande uragano possa colpire una località della costa statunitense nel corso della prossima stagione, rispetto ad una media del 52% registrata nel secolo scorso.

Per quanto riguarda un eventuale collegamento tra le varie situazioni di maltempo che si stanno verificando nel sud degli Stati Uniti, è lecito sostenere che tornado ed inondazioni siano collegati tra loro, dato che sono stati generati dagli stessi temporali. Un collegamento con gli uragani non è invece possibile, dal momento che i meccanismi che generano questi fenomeni sono notevolmente diversi. fonte: Newscientist

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