Magazine Cultura

Urban Operations in the year 2020

Creato il 02 maggio 2013 da Mcnab75

RTO

Eccoci qui di nuovo a parlare di complottismo, visto che va sempre più di moda.
L’argomento di cui vi accenno oggi l’ho già utilizzato molti anni fa, a fini romanzeschi, per la stesura di un libro che forse qualcuno di voi ha letto, The Shift. Libro immaturo che oggi non scriverei più, per essere sinceri fino in fondo, ma che tuttavia diede libero sfogo a quello che per me è il cospirazionismo: una miniera di spunti narrativi.
Urban Operations in the year 2020 è il titolo di un rapporto stilato a inizio 2000 dall’organizzazione RTO, che si occupa di ricerche per la tecnologia della NATO. Parliamo di un passato al contempo vicinissimo e lontanissimo. Non c’era la crisi economica, non si parlava di Stati a rischio default, né di ondate di nuovi poveri nati nel cuore del ricco Occidente. Eppure qualcuno doveva aver fiutato l’aria del cambiamento, perché c’era chi studiava già delle soluzioni radicali, per esempio a come contenere le proteste di piazza in modo radicale.
E così, citando direttamente il noto sito disinformazione.it, ecco l’Urban Operations in the Years 2020.

Lo studio ipotizza l’andamento della popolazione mondiale entro l’anno 2020. Entro questa data il 70% della popolazione mondiale vivrà all’interno di zone urbane.
Il numero delle persone nel mondo supererà i 7,5 miliardi e ciò sarà causa di una spaventosa crescita demografica nelle città e/o metropoli incrementando l’urbanizzazione, provocando povertà, scontri e tensioni sociali.
La necessità di una presenza (militare) massiccia e dominante, tanto morale quanto psicologica, spesso su periodi di tempo prolungati, resterà una caratteristica unica e persistente delle Operazioni Urbane. Questa necessità entrerà nel conflitto attraverso la domanda pressante da parte del mondo politico e del grande pubblico per azioni rapide, decisive e chirurgiche…

Ricapitolando:

-   le guerre future saranno all’interno delle città;
-   avremo eserciti lungo le strade (NATO o forze militari preposte);
-   dal punto di vista psicologico sarà normalissimo avere militari armati in città;
-   politici e cittadini richiederanno l’intervento dell’esercito;
-   le forze militari utilizzeranno ogni sorta di arma (letale e “non-letale” ad alta energia);
-   sommosse, scontri sociali, manifestazioni potranno essere sedate dall’esercito…
-   stiamo andando verso la costituzione di uno “Stato militarizzato”.

Reparti antisommossa in azione nelle Asturie (luglio 2012).

Reparti antisommossa in azione nelle Asturie (luglio 2012).

Questo studio, ultimato negli ultimi mesi del 2002 e reso pubblico nei primi mesi del 2003, prima della guerra in Iraq, rende esplicito come in maniera omogenea il nocciolo duro del militarismo mondiale ritiene più che probabile le città del futuro come campo della Battaglia Finale, quella per la sopravvivenza del sistema capitalista e che il ruolo dello strumento militare avrà un carattere dominante anche in quelle che sembrerebbero essere normali operazioni di polizia urbana.
E’ l’ambiente urbanizzato che si qualifica come il contesto nel quale l’Umanità del ventunesimo secolo condurrà una difficile vita: le sterminate megalopoli abitate da decine, se non centinaia, di milioni di esseri umani concentreranno nel loro interno tutte le contraddizioni della società capitalista allo stadio supremo.

Differenze di classe e azzeramento dei servizi sociali capaci di attutire il senso diffuso di ingiustizia, degradamento delle complesse regole di interazione tra diversi strati della popolazione, scarsità di cibo e di lavoro genereranno forti conflitti tra diversi strati sociali,coinvolgendo il sistema statale locale e/o organismi e attività multinazionali
In questo contesto che le normali forze di polizia non saranno in grado di condurre operazioni tra folle “ostili” o semplicemente “complici” dei nemici da colpire e neutralizzare senza il rischio di forti perdite o addirittura ritirate catastrofiche da banlieus in fiamme. Rischi di effetto domino su scala mondiale con scene di folle tumultuanti, affamate e disperate che assaltano centri commerciali, quartieri dell’alta borghesia e centri di potere provocherebbe il panico nell’intero sistema capitalistico. L’invio dell’esercito condotto con armi tradizionali e all’ultimo momento potrebbe essere addirittura controproducente scatenando ancor più le folle e i partiti di opposizione.
Per questo motivo nello studio UO2020 si consiglia così di iniziare gradatamente in base alle necessità ad utilizzare l’esercito in funzione di ordine pubblico man mano che la crisi mondiale quella che è ipotizzata per il 2020, si avvicina.

Nel frattempo ogni paese aderente a questo gruppo compresa l’Italia deve finalizzare reparti appositi che si specializzino per condurre le operazioni di contenimento delle folle e di controllo del territorio compresi i rastrellamenti a caccia di sovversivi ed agitatori nei quartieri.

(Fonte e articolo completo: disinformazione.it)

Guerriglia urbana in Grecia (ottobre 2012).

Guerriglia urbana in Grecia (ottobre 2012).

- – -


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines