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Urbano Cairo: "Su La7 andrò avanti senza soci" (Il Sole 24 Ore)

Creato il 09 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
"Le faccio vedere". Urbano Cairo, presidente e fondatore di Cairo Communication (partito da Cairo Pubblicità nel 1996) e presidente di La7 (acquisita 'ripulita' da Telecom Italia Media), nella sede di Corso Magenta apre di scatto la porta del bagno. "La luce era sempre accesa. Poi ho scritto questo cartello: spegnere la luce, firmato Urbano Cairo. Ora è sempre spenta". Attenzione ai costi, e poi attenzione ai costi e ancora attenzione spasmodica ai costi. Il discorso con Urbano Cairo in maniera ricorrente approda su questo punto.
Per il futuro l'impressione è che abbia altre mosse per continuare a far parlare di sé. A ogni modo, per ora su La7 si andrà avanti "senza altri soci, lo escludo" e cercando di migliorare ancora di più gli ascolti (già saliti dell'11% rispetto al 2012 nel totale giornata) "migliorando sul prime time martedì, ma soprattutto di sabato e domenica".
La7 la considera ancora una 'patata bollente'?Al di là delle terminologie, quando prendi una società che perde quasi 100 milioni a livello di Ebit prendi senz'altro una cosa complicata. In questi 5 mesi, da maggio a settembre, siamo riusciti a raggiungere il break even a livello di Ebitda. Anche ottobre, novembre e dicembre sono andati bene. E non era così scontato.
Come è avvenuto?Con la massima attenzione a non peggiorare la qualità dei programmi e a incrementare gli ascolti; ci siamo concentrati sull'incremento di efficienza e la riduzione dei costi. E questo tenendo tutti i dipendenti. L'ho promesso e continuerò a farlo.
E il pareggio all'ultima riga del conto economico? Lei pensa che potrà arrivare già nel 2014?Difficile dirlo. Andiamo per passi successivi. Certo, oggi mi aspetto un incremento della raccolta pubblicitaria visti anche i buonissimi ascolti. Cosa che non è avvenuta lo scorso anno se non in maniera limitata.
Quindi lei vede una possible ripresa del mercato pubblicitario in generale?In generale non so. Però fra ottobre e dicembre abbiamo avuto una crescita fra il 5 e il 6 per cento. Poi è anche vero che i primi mesi dell'anno sono più impegnativi per i palinsesti.
Gli ascolti sono andati bene. Quale obiettivo vi ponete per il 2014?Consolidare sarebbe già una buona cosa. Occorre tener presente che da gennaio ad aprile dello scorso anno la situazione politica ha tenuto banco. Anche ora il momento è effervescente.
Si moltiplicano i ragionamenti sul declino o meno della tv tradizionale. Ma chi gliel'ha fatto fare?Mi dicevano la stessa cosa dieci anni fa con il lancio del settimanale Di Più. Ora sono il primo editore per vendite in edicola. Tenga presente che alla base c'è anche la passione personale.
Intendete seguire la strada di Mediaset (ora con Infinity) e di Sky (in primavera) con la tv on demand in cui è già peraltro presente Chili Tv?No, non è previsto nulla di tutto ciò. Continueremo a far la tv commerciale cercando di migliorare l'audience di qualche serata.
Quale?Il giovedì e il venerdì vanno forte. Il lunedì è una buonissima serata; il mercoledì sta crescendo. Il martedì stiamo facendo meglio dell'anno scorso ma dobbiamo crescere, così come dobbiamo crescere il sabato e la domenica.
Beh, ma qui ci vogliono nomi di punta. Maria De Filippi?(Cairo ride, ndr) Non sarebbe possibile. Ha rapporti consolidati con Mediaset. In generale vedremo di dare qualche indicazione ai palinsesti di luglio.

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