Cinque navi da guerra cinesi sono entrate lo scorso 2 settembre nelle acque territoriali dello stato dell’Alaska, proprio in corrispondenza della visita ufficiale del presidente Usa Barack Obama; inizialmente le autorità militari statunitensi hanno però affermato che le imbarcazioni si erano limitate ad avvicinarsi, rimanendo sempre in acque internazionali. Questa versione è stata invece oggi confutata dall’emittente televisiva Cnn che, citando fonti del Pentagono, ha rivelato che le navi si sono spinte anche entro le 12 miglia nautiche (poco più di 20km) dalla costa, ossia in acque territoriali statunitensi.
Un comunicato del Pentagono ha quindi subito specificato che le cinque imbarcazioni si sarebbero limitate ad esercitare il cosiddetto “diritto al passaggio innocente”, ossia il transito rapido ed inoffensivo attraverso acque territoriali altrui, che non pregiudichi l’ordine o la pace, una pratica che Washington ha affermato essere comunemente utilizzata anche da navi russe.
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Usa. Cinque navi da guerra cinesi in acque territoriali Alaska. Il Pentagono, ‘passaggio innocente’
Creato il 05 settembre 2015 da Giacomo Dolzani @giacomodolzaniI suoi ultimi articoli
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