Magazine Lifestyle

Uscire soli (ogni tanto) è meglio!

Creato il 06 marzo 2015 da Morgatta @morgatta

venerdìcity

Le uscite in “comitiva” sono divertenti, grandi o piccoli gruppi con cui condividere cene, aperitivi e scorribande notturne sono sicuramente un ottimo intrattenimento, che ci fa anche tornare indietro ai tempi del liceo. Il “gruppo” dà sicurezza, protegge, non ti fa sentire solo…ma a volte, soprattutto per chi cerca o ha semplicemente voglia di conoscere nuova gente, è limitante. Avvicinarsi ad una donna con la mandria di amici sbronzi dietro può rivelarsi imbarazzante. Così come tentare di sedurre un tipo figo mentre la vostra amica gnocca (e pure più spigliata…e ho detto spigliata come elegante sinonimo di scaldapeni) è già partita all’attacco prima di voi, così, per sport! Ogni tanto si può anche lasciare tutti a casa ed uscire da soli, consapevoli e convinti che…

massimebruttine174

Eh lo so, difficile convincersene, visto che mediamente, quando si entra in un locale, ristorante o qualsiasi luogo pubblico accompagnati da se stessi, gli occhi del personale e degli altri clienti sembrano sussurrare: “Guarda ‘sto sfigato a cena da solo“! A questo proposito è importante l’atteggiamento: se nella tua testa ti senti un cretino in giro per il mondo, molto probabilmente anche il resto del mondo lo penserà! E invece NO! Testa alta, sguardo fiero e cuore aperto (e ho detto cuore…) ;) Ci sono dei vantaggi reali (imbrocco a parte) nell’uscire da soli:

-Uscire da soli è funzionale per aumentare la capacità sociali e relazionali: se ce le hai meglio, se non ce le hai vengono fuori. Stimola la creatività, lo spirito di osservazione e fa uscire dal guscio della timidezza (io lo faccio spesso, di entrare nei posti da sola ed osservare l’umanità…lo so, sembra da psicopatica, ma serve per le mie indagini sociali)L’importante è non mettersi in un angolo a ringhiare.

-E’ un chiaro sinonimo di indipendenza: non hai bisogno di paggi ed ancelle per muoverti, ma sei in grado di farlo anche da solo. E meno male, che ad uscire con la “corte” sono capaci tutti!

-Uscendo da soli si possono conoscere un sacco di persone. Anche una sola chiacchierata con una perfetta sconosciuta può essere un momento di arricchimento personale non indifferente! A parte quando ti trovi a parlare con folli completi…ma anche da questi si può imparare…a scappare in maniera gentile!!! ;)

-Non devi passare ore a discutere con il resto del gruppo sul “dove andiamo”: vai dove vuoi, perditi, vaga, saltella da un posto all’altro in totale libertà!

-Se ti annoi e ti rompi le palle puoi sempre defilarti senza dare troppe spiegazioni e senza sentirti in colpa! Insomma…

massimebruttine175

Quindi, esco da solo e cosa faccio?

-Prima cosa levarsi di dosso l’aria da cane bastonato, le spalle curve e l’occhio spaurito di chi non sa dov’è e soprattutto perché! (anche la sfigaggine è uno stato mentale). Non vale nemmeno essere troppo appariscenti o vestiti come il presentatore di un circo. Tranquilli, carini e coccolosi…funziona con i Pinguini del Madagascar, funziona con tutti! ;)

-Andate in un posto nuovo (se siete temerari) oppure in un posto conosciuto (se siete timidi). Mettersi in un angolo con il proprio libro davanti può andare bene (dopotutto vedere un uomo che legge è una rarità, attirereste sicuramente l’attenzione), ma sedersi al bancone può essere meno imbarazzante, considerato che di solito chi sta dietro al bancone è già programmato per fare PR e dare relazione agli avventori (a questo proposito consiglio “il fascino del bancone“).

-Per attaccare bottone non servono frasi ad effetto o doti particolari, basta sorridere, ordinare un drink in maniera propositiva (“un gin tonic, grazie” non è propositivo ma un “Qual’è la tua specialità?Ho voglia di provare qualcosa di nuovo” sicuramente fa scaturire una prima risposta) magari tendere l’orecchio al discorso del vicino (senza fare la spia) per poi entrare gentilmente nel discorso, o banalmente chiedere un accendino (funziona sempre per rompere il ghiaccio, poi però bisogna essere in grado di proseguire)! Anche “fare comunella” su qualcosa che sta accadendo nel posto in cui siamo è un ottimo modo per creare complicità: tipo commentare la milf tutta sistemata per le grandi occasioni che ride sguaiatamente per attirare attenzione. (io lo faccio spesso e ogni tanto capita di ricevere in risposta “Ma chi lei? E’ la mia fidanzata“…evabbè, anche le ciambelle a volte escono senza il buco)!

-Approcciando in solitaria avrete sicuramente delle ansie, ma non quella di tutto il gruppo alle vostre spalle che sta scommettendo sul vostro successo/insuccesso manco fossero alla Snai.

-Ricorda che lo scopo delle serate in solitaria non è necessariamente tornare a casa con qualcuna/qualcuno. Magari con un numero di telefono, una mail o semplicemente con la consapevolezza di aver passato una bella serata e di essere stati bene anche da soli…

massimebruttine176

Niente toglie il piacere delle scorribande in gruppo o delle cene tra amiche, ma ogni tanto un giretto da soli non ha mai fatto male a nessuno. Che dite? Uscite in solitaria ne fate? Stasera, come tutti i venerdì, in diretta su radio m2o con LaMario e LaTringa, lo chiedo anche a loro! Buon venerdì…



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :