Magazine Economia

Uscita dal Regime dei Minimi: i 4 controlli per rispettare i requisiti

Da Raffa269

Alla fine dell'anno sarà necessario fare alcuni controlli per verificare l'eventuale superamento di alcuni requisiti per la decadenza dal Regime dei Minimi, primo tra tutti il superamento del limite dei ricavi ma non solo e vediamo gli altri tre. In palio ricordate che c'è sempre la permanenza della tassazione limitata sotto forma di imposta sostitutiva Irpef al 5% per cui è fondamentale il controllo.
Il controllo preliminare da fare, molto semplice è quello del compimento del quinto anno di inserimento nel regime dei minimi: ricordate che dal quinto anno successivo si dovrà abbandonare questo particolare regime, a meno che si abbiano meno di 35 anni, caso quest'ultimo in cui il regime dei minimi resta concesso al contribuente fino all'anno di compimento dei 35 anni.

Uscita dal Regime dei Minimi: i 4 controlli per rispettare i requisitiGUIDA al Regime dei Minimi

Scarica la guida in PDF
28 pagine per sapere proprio TUTTO!

( in vendita la GUIDA COMPLETA in formato PDF!)

Primo controllo: superamento del limite dei ricavi o compensi a 30 mila

Dovrete verificare che i vostri ricavi o compensi incassati siano stati inferiori nell'anno di imposta ai 30 mila euro al netto di eventuali prestazioni occasionali o eventuali indennità percepite durante l'anno e al lordo di eventuali plusvalenze realizzate e incassate purchè realtive a beni strumentali. Se avete iniziato l'attività non il primo gennaio ma durante l'anno il limite dei ricavi deve essere ragguagliato all'anno in pratica secondo il numero dei giorni.
Vi ricordo in questo caso che ho dedicato un articolo all'innalzamento del limite dei ricavi a 65 mila per i minimi euro il che potrebbe avere un impatto propulsivo per la creazione (e forse anche il mantenimento) di libere professioni.

Vi ricordo che nel calcolo del limite dei 30 mila euro dovrete conteggiare non solo la prima linea della fattura ossia gli onorari che andrete a definire commercialmente con il vosro cliente ma anche l'eventuale contributo previdenziale obbligatoriamente imposto in fattura (per gli iscritti alla gestione separata questo non è obbligatorio per cui se siete border line anche non considerarle potrebbe consentirvi di rimanere per cui un piccolo calcolo fatevelo non si sa mai talvolta il superamento è questione di poco e sul piatto il vantaggio fiscale e la convenienza è parecchia):

Secondo controllo: acquisti di beni strumentali superiori a 15 mila euro nel corso del triennio

La permanenza nel regime è inoltre condizionata al valore dei beni strumentali acquistati: non deve superare 15 mila euro in relazione al triennio precedente percui se prendiamo in considerazione convenzionalmente la data del primo gennaio come possibile data di fuoriuscita dal regime dei minimi dovrete considerare 2011-2013.

Bisogna considerare il momento di effettuazione dell'operazione Iva e non dei movimenti di cassa in uscita in questo caso per cui si deve stare attenti. Visto che parliamo di beni strumentali io considererei il momento di consegna del bene. Vi ricordo inoltre che per i beni ad utilizzo promiscuo dovrete considerare il valore al 50%. Dovrete inoltre considerare il limite dei 15 mila euro al netto dell'Iva indetraibile che vi ricordo costituisce un costo deducibile al pari della base imponibile. A tal proposito vi consiglio di leggere l'articolo di apporofondimento dedicato al superamento del limite dei 15 mila euro per il regime fiscale dei minimi.

Nel calcolo del limite andranno considerati anche i canoni di locazione eventualmente corriposto durante l'anno per l'affitto dello studio o laboratorio o dell'ufficio ma non se invece stiamo parlando di un comodato gratuito. Se avete dei beni in leasing invece rileveranno i canoni corrisposti durante l'anno. Per i beni in leasing rilevano i canoni, e non il costo sostenuto dal concedente.

Terzo controllo: divieto di esportazioni

Qui parliamo di un controllo che interesserà una minima parte in quanto non tutti i contribuenti aderenti al regime dei minimi pongono in essere operazioni di cessioni di beni o prestazioni di servizi internazionali anche se il discorso andrebbe approfondito ulteriormente a seconda della natura dell'operazione in quanto entriamo in un ambito di operatività particolare dal punto di vista fiscale. Stesso discorso vale per le operazioni effettuate verso la Città del Vaticano o la Repubblica di San Marino.

Quarto controllo: possesso di azioni o partecipazioni

Un requisito richiesto, pena l'uscita dal regime dei minimi, di cui si parla raramente in quanto sono tutti interessati al superamento del limite dei ricavi, è invece il possesso di partecipazioni in società di persone, Srl che abbiano aderito al regime della trasparenza fiscale ex articolo 116 del Tuir e non dovranno essere erogati compensi per prestazioni di lavoro autonomo o dipendente a terzi o anche somme ad associati in partecipazione che conferiscono solo.

Cosa Succede dopo la fuoriuscita dai minimi

Gli ex minimi dovranno prima di tutto procedee con la rettifica della detrazione IVA per tutti i beni ed i servizi acquisiti in pendenza del regime e per i quali non è stata detratta l'Iva mentre stavate nel regime mentre ora che uscite si. Oggetto della rettifica della detrazione Iva saranno beni e servizi acquistati non ceduti entro il 31 dicembre, beni mobili ammortizzabili per il periodo mancante al compimento del quinquennio, servizi per la quota di imposta di competenza.

La tassazione successivamente seguirà il calcolo ordinario secondo gli attuali scaglioni di reddito con le aliquote della tassazione Irpef che in pratica vanno dal 23% per cui decisamente più alti anche se potrete finalmente dedurvi i costi e detrarvi l'Iva per cui se avete in mente un investimenot in beni ammortizzabili meglio farlo dopo che siete usciti dai minimi.

La prima data utile in cui far confluire questi dati sarà il versamento del saldo Iva che avviene il 16 marzo di ciascun anno ed il codice tributo da utilizzare è il 6497. Vi ricordo inoltre che la fuoriuscita dal regime può essere volontaria e per esempio può servirvi perchè dovete acquistare beni immobili di un certo valore e volete detrarvi l'Ivaanche se il calcolo di convenienza che si dovrebbe fare è più complesso.

Ti è piaciuto l'articolo? Per continuare a darvi spunti gratuiti, condividi questo articolo tramite i pulsanti qui sopra!


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog