Officinedellacultura

Descrizione

Officine della Cultura nasce come cooperativa senza scopo di lucro nel 1997 e si occupa di attività culturali spaziando dalla progettazione e realizzazione di festival musicali, alla gestione di strutture teatrali, alla produzione. Ottiene nell’anno 2003 il riconoscimento della Regione Toscana per la produzione musicale.

Le produzioni Officine della Cultura - non solo per il teatro serale ma anche per l'infanzia - si caratterizzano per la contaminazione tra i diversi linguaggi espressivi. In quasi tutti gli spettacoli troviamo, accanto alla parte musicale, che rimane predominante, la recitazione in prosa o il racconto. Tale caratteristica fa sì che venga data ampia rilevanza al testo (cantato o recitato), e che le produzioni vadano al di là della semplice esecuzione di un concerto, sconfinando nel teatro musicale.

Tali caratteristiche, presenti fin dalle origini, rendono la proposta artistica di Officine della Cultura originale ed esclusiva (almeno in ambito regionale), tanto che si è sviluppata in questi anni la tendenza a collaborare con altri soggetti produttivi, per la realizzazione di spettacoli in cui la rappresentazione in prosa è fortemente contaminata con una presenza della musica dal vivo che assume un ruolo ben più ampio del semplice sottofondo musicale.

Tra gli artisti con i quali Officine della Cultura ha intrapreso un personale e coinvolgente rapporto d'incontro e conoscenza si segnalano: Enrico Fink, Paolo Benvegnù, Stefano "Cisco" Bellotti, Raiz (Almamegretta), Filippo Graziani, Moni Ovadia, Erriquez e Finaz (Bandabardò), Max Weinberg (E Street Band), Stefano Massini, Nicola Rignanese, Gioele Dix, Gianmarco Tognazzi, Alessio Boni, Amanda Sandrelli, Isabella Ragonese.


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  • Officine della Cultura http://officinecultura.blogspot.it/

    Officine della Cultura nasce come cooperativa senza scopo di lucro nel 1997 e si occupa di attività culturali spaziando dalla progettazione e realizzazione di festival musicali, alla gestione di strutture teatrali, alla produzione. Ottiene nell’anno 2003 il riconoscimento della Regione Toscana per la produzione musicale.

    Le produzioni Officine della Cultura - non solo per il teatro serale ma anche per l'infanzia - si caratterizzano per la contaminazione tra i diversi linguaggi espressivi. In quasi tutti gli spettacoli troviamo, accanto alla parte musicale, che rimane predominante, la recitazione in prosa o il racconto. Tale caratteristica fa sì che venga data ampia rilevanza al testo (cantato o recitato), e che le produzioni vadano al di là della semplice esecuzione di un concerto, sconfinando nel teatro musicale.

    Tali caratteristiche, presenti fin dalle origini, rendono la proposta artistica di Officine della Cultura originale ed esclusiva (almeno in ambito regionale), tanto che si è sviluppata in questi anni la tendenza a collaborare con altri soggetti produttivi, per la realizzazione di spettacoli in cui la rappresentazione in prosa è fortemente contaminata con una presenza della musica dal vivo che assume un ruolo ben più ampio del semplice sottofondo musicale.

    Tra gli artisti con i quali Officine della Cultura ha intrapreso un personale e coinvolgente rapporto d'incontro e conoscenza si segnalano: Enrico Fink, Paolo Benvegnù, Stefano "Cisco" Bellotti, Raiz (Almamegretta), Filippo Graziani, Moni Ovadia, Erriquez e Finaz (Bandabardò), Max Weinberg (E Street Band), Stefano Massini, Nicola Rignanese, Gioele Dix, Gianmarco Tognazzi, Alessio Boni, Amanda Sandrelli, Isabella Ragonese.

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