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Vacche da mungere

Da Trentinowine
VACCHE DA MUNGERE

Prendo spunto da un'interrogazione in consiglio provinciale presentata oggi dal consigliere civico Claudio Civettini - no, non preoccupatevi: il blog non glielo abbiamo appaltato, capita solo che da qualche tempo a questa parte il consigliere si occupi con sempre maggior frequenza di argomenti che interessano anche a noi -, prendo spunto da questa interrogazione sulle politiche a sostegno del settore latte, dicevo, per fare un salto fuori dai nostri temi abituali e pubblicare un po' di tabelle riepilogative che tracciano il percorso evolutivo (o involutivo) del settore bianco trentino dagli anni Cinquanta del secolo scorso ad oggi.

Fonte - Agroalimentare in TrentinoVACCHE DA MUNGEREVACCHE DA MUNGEREINTERROGAZIONE ALLEVATORI TRENTINI PRODUTTORI DI LATTE PREZZO DEL LATTE DA FALLIMENTO QUALI INIZIATIVE DA PARTE DELLA PROVINCIA? VACCHE DA MUNGEREVACCHE DA MUNGEREVACCHE DA MUNGEREVACCHE DA MUNGEREVACCHE DA MUNGEREsi interroga il Presidente della Giunta Provinciale per sapere VACCHE DA MUNGERE
Dati sulle produzioni del territorio trentinoLISTA CIVICA TRENTINA
Camera di Commercio I.A.A. di Trento

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Si è svolto quest'oggi un incontro per quanto concerne il problema del prezzo corrisposto per la produzione di latte ai contadini trentini; nel corso di questo - che ha visto rappresentanti del mondo della produzione lattiera interfacciarsi con alcuni esponenti delle Istituzioni - è stata sottolineata con chiarezza la situazione di disagio da parte degli allevatori trentini i quali non solo lamentano una corresponsione minima del loro latte, ma denunciano una situazione generale di estrema gravità.

Come infatti anche Coldiretti sostiene, in Italia - e il Trentino, ahinoi, non sembra purtroppo fare eccezione - pare che il latte fresco venga fatto pagare ai consumatori addirittura il 30% in più rispetto alla Germania e ben il 20% in più rispetto alla Francia; senza contare, per restare in argomento, come vi sarebbe addirittura, al posto di quelli locali, la promozione di prodotti caseari austriaci nei punti vendita della cooperative di consumo trentine, come ipotizzato dall'Interrogazione n. 2363/XV a risposta scritta, dal novembre scorso ancora, tristemente, senza risposta.

Di qui la necessità, da parte della Giunta provinciale di comprendere quali strategie intende adottare - ed entro quali termini, soprattutto - a fronte delle fondatissime problematiche che gli allevatori trentini impegnati nella produzione di latte hanno lamentato sia rispetto a quanto viene loro corrisposto al riguardo sia in ordine ad una mancata valorizzazione, da parte delle Istituzioni, incluse quelle provinciali, nei confronti del loro settore che tutto è fuorché marginale nell'economia trentina e nella promozione di quel Made in Trentino o "km 0", così sovente incensato solamente a parole.

Alla pari, interessa sapere quali percorsi siano attivati affinché i nostri produttori possano partecipare in modo attivo nella gestione dei consumi interni, visto e considerato che nella realtà, oltre ad essere i veri attori, sarebbero e sono gli unici a pagare il prezzo della crisi del settore, con errori strategici - quali l'ormai storico caso Fiavè - che, di fatto, pare siano stati fatti pagare proprio a loro.

Tutto ciò premesso,

  • Quali siano - nella certezza della conoscenza delle problematiche rappresentate all'Assessore di merito e ad alcuni esponenti della maggioranza, da parte di un nutrito gruppo di allevatori - le strategie provinciali della concretezza in tale settore nonché i passi che la Provincia intende attuare a fianco delle difficoltà degli allevatori stessi, ormai strozzati dai costi e dalla bassa remunerazione del prodotto latte, sia nel canale del privato sia nel canale della cooperazione, che sembrerebbero stranamente attuare una sorta di cartello d'acquisto;
  • Quali siano a livello provinciali i prezzi riconosciuto agli allevatori per il prezzo del latte grezzo e come si intenda organizzare una attenta regia nel settore, che - nolenti o volenti -oltre a generare redditi ormai insostenibili, si paventa la possibilità di un default del sistema degli allevatori trentine con tutte le conseguenze del caso;
  • Quali strategie intende adottare - ed entro quali termini, soprattutto - a fronte delle fondatissime problematiche che gli allevatori trentini impegnati nella produzione di latte hanno lamentato sia rispetto a quanto viene loro corrisposto al riguardo sia in ordine ad una mancata valorizzazione, da parte delle Istituzioni, incluse quelle provinciali, nei confronti del loro settore che tutto è fuorché marginale nell'economia trentina e nella promozione di quel Made in Trentino così sovente incensato solamente a parole.
  • Cosa si intenda mettere in campo per un consumo attento del latte prodotto in Trentino presso le nostre Famiglie e nei canali distributivi, affinché aziende cooperative trentine non promuovano latti con provenienza d'oltralpe mentre i nostri allevatori sono lasciati soli dinnanzi ad un mercato ostile.

A norma di Regolamento, si richiede risposta scritta.

Cons. Claudio Civettini __________________________

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