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Vaccinazioni pediatriche? Anche no

Creato il 18 febbraio 2014 da Informasalus @informasalus
CATEGORIE: Vaccinazioni , Denuncia sanitaria
vaccinazioni

Sicuramente sono stata vaccinata anche io da piccola, e voglio proprio andare a vedere cosa mi hanno iniettato dentro. Mi ritengo fortunata perché non ho avuto conseguenze, ma tutti i bambini lo sono?
Certo ho scelto di vaccinarmi anche l’anno scorso per recarmi in Africa – salvo poi il fatto che nessuno mi ha chiesto di mostrare le vaccinazioni obbligatorie -, ma l’ho fatto “volontariamente” e nel mio corpo di adulta, capace forse di difendersi.
Cosa dire invece di tutte quelle vaccinazioni a cui sono sottoposti anche bimbi di pochi mesi o appena nati? Siamo proprio certi che siano “indolori”, senza conseguenze?
Il Comune di Albignasego ha organizzato un incontro gratuito e aperto a tutti, carpendo l’attenzione con il nome del dott. Roberto Gava nel volantino . Io l’ho conosciuto leggendo i suoi interventi nella rivista Biolcalenda, alla quale sono abbonata, e ho voluto andare a vederlo (tra gli intervenuti anche Ferdinando Donolato, presidente dell’Associazione Co.R.Ve.L.Va., ma al quale non è stata data la parola). Ed eccomi qui a raccontarne.
La Casa delle Associazioni era gremita di persone di ogni sesso ed età, compresi bebè in carrozzina o ancora ignari di tutto dentro le pance delle loro mamme. Sono rimasti solo posti in piedi e si fa fatica anche a starci: era zeppo di persone! Credo che si siano superate tranquillamente le 200.
Mi stupisco che, senza averne fatta menzione nel volantino, la prima ad intervenire è la dott.ssa Lorena Gottardello del Servizio Igiene e Sanità Pubblica ULSS n.16, seguita dalla dott.ssa De Lorenzi, informatrice del farmaco pediatrica, se non ho capito male.
Probabilmente conscia di quello che avrebbe detto dopo di lei la “controparte”, ha premesso che il loro interesse, inteso anche quello di tutti i pediatri, alcuni presenti, è fare del bene ai bambini e alle bambine. Ha aggiunto che, fortunatamente, in Italia alcune malattie non si vedono più e questo grazie alle vaccinazioni. Mostra l’immagine dell’elefante e del topolino per mettere a confronto i rischi/effetti collaterali di un vaccino (topolino) rispetto a quelli centinaia o migliaia di volte maggiori di una malattia (elefante).
Comunque i rumors in sala dicono “Perché si continua a vaccinare così tanto quando molte malattie sono scomparse e i rischi di contrarle sono diminuiti drasticamente rispetto al passato? Perché continuare ad imbottire le bambine ed i bambini con queste bombe chimiche?“.
Cerco in rete e trovo parte di un opuscolo riservato ai genitori in cui si dice “Le vaccinazioni rappresentano una delle più importanti conquiste della medicina e il metodo più efficace per combattere molte malattie infettive gravi e potenzialmente mortali. La somministrazione di un vaccino è una azione semplice, efficace e sicura (…) Gli elevati livelli di adesione alle vaccinazioni nella popolazione infantile del Veneto (…) hanno dimostrato la maturità culturale della popolazione tanto che per i bimbi nati dal 2008 la vaccinazione non rappresenta più un obbligo ma una opportunità fortemente voluta.” Peccato che l’opuscolo non sia completo dei perchè, quando e come.. mah! E poi la scelta di vaccinare denota “maturità culturale”? E tutti quelli che decidono di non farlo cosa sono? Ancora, “fortemente voluta”… credo che, purtroppo, ci sia tanta ignoranza e tanta paura.
Anticipo che, in seguito, le dottoresse accusano il dott. Gava di fare “terrorismo” attraverso le sue slide, ma la risata della dott.ssa Gottardello mentre dice “sapete cosa vi dico? fate quello che volete”, come a dire “fate pure a meno di vaccinarli e poi subitene le conseguenze” è stata molto più inquietante. Dopotutto, i genitori o futuri genitori presenti in sala hanno tutto il diritto di dissentire o applaudire, portare esperienze, controbattere.
La dottoressa ha anche portato a conoscenza dell’esistenza del Canale Verde, un programma regionale di consulenza prevaccinale e sorveglianza degli avventi avversi, ma se cerco in rete nulla mi porta all’ULSS 16, ne parla solo l‘ULSS 20 di Verona. Ci torno dopo perché, finalmente – lo aspettavano tutti -, la parola passa al dott. Roberto Gava.
Innanzitutto una cosa: non ha detto di essere contrario ai vaccini, ma che bisogna distinguere e valutare i casi. Non tutti i bambini e le bambine infatti hanno bisogno di essere vaccinati per tutto o sono in grado di “tollerare” i vaccini.
Il dottore ha fatto un bel esempio. Non è detto che se non vediamo nulla (febbre o altro sintomo) allora si sia sani come pesci perché la patologia si vede quando il bicchiere trabocca, ma il bicchiere in realtà comincia a riempirsi ancora prima di nascere. Ci sono però degli esami che si possono fare “prima di una vaccinazione pediatrica per avere delle informazioni (seppure non precisissime) sulle condizioni metaboliche e immunitarie”  cioè per sapere se il bicchiere di un bambino o di una bambina è pieno. Leggete il link perché è molto interessante. In sala molti genitori hanno usato i loro telefonini moderni per fotografare la slide con gli esami.
Alcune malattie poi, ormai non sono così frequenti, certo grazie anche alle vaccinazioni del passato, quindi che senso ha iniettare farmaci quando c’è un bassissimo rischio di contrarre la malattia? In questo caso sicuramente elefante e topolino si sono scambiati il posto!
Sul sito del dottore trovo il link ad un suo articolo che accenna al primo convegno nazionale sulle Vaccinazioni di Massa, a cui sono intervenuti anche tanti genitori che stanno convivendo con i rischi, in cui si è parlato di terapia farmacologica  personalizzata, valutazione del rapporto rischio/beneficio, 7 vaccinazioni imposte, vaccino trivalente per donne per mancanza di vaccino singolo; mancanza di censimento reale di quanti siano i danneggiati, ignoranza sulla legge sull’indennizzo a tutti i danneggiati.
E ora torno alle reazioni avverse. Pare che gli effetti da vaccino vengano monitorati solo per pochi giorni seguenti, ma.. possono riscontrarsi reazioni anche a distanza di mesi senza tuttavia essere percepite/segnalate. Premetto, sono ignorante, non sono preparata, ma faccio la parte del genitore italiano medio che vuole capirci qualcosa.
Mi sono messa a scorrere la XIV RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ DEL “CANALE VERDE” DATI RELATIVI AL 2010 (la più recente disponibile) e a pag. 15 c’è la tabella “Frequenza delle notifiche di EAV per Unità Sanitaria di appartenenza” in cui credo di capire – guardate anche voi l’estratto dalla tabella – che a Padova siano state somministrate 180.965 dosi di vaccino e ci sono state solo 0,8 notifiche di reazioni avverse ogni 10.000. Non è chiaro a cosa si riferiscano il n. e la %, non mi tornano, ma sembrano comunque dei dati a dir poco ridicoli!!! Ma ci prendono per i fondelli?
Vaccinazioni pediatriche? Anche no
Si tratta, come diceva il dott. Gava, di una Farmacovigilanza passiva mentre dovrebbe essere attiva. Cioè se state ad aspettare che i genitori riconoscano eventuali reazioni avverse e che poi le segnalino state freschi. O forse è fatto di proposito? Il genitore, magari al primo figlio o figlia, è inesperto e se qualcuno non gli dice chiaramente e gentilmente, quali reazioni strane, insolite, potrebbero manifestarsi, chiedendogli di prenderne nota, di sicuro, o probabilmente, tenderà a giustificare in altro modo tali conseguenze perché rassicurato da tutte le belle parole sentite. Molti genitori presenti in sala hanno lamentato questa cosa, questa grossa mancanza da parte della sanità. Certo ci diranno che non hanno le forze e i soldi per fare questa semplice cosa, ma allora perché dovremmo poi fidarci di loro?
Leggo sempre sulla relazione che “le manifestazioni di grado ‘rilevante’ rappresentano la maggioranza delle segnalazioni (51,2%)” con un “aumento della percentuale di schede con eventi rilevanti rispetto al 2009 (45,5%)”. Un incremento del 6% dal 2009, a che percentuali saremo arrivati 3 anni dopo?
A pagina 7 si parla della consulenza pre-vaccinale, “effettuata per l’ammissibilità alla vaccinazione di persone con presunte controindicazioni ed in caso di sospette reazioni avverse a vaccini, emerse all’anamnesi pre-vaccinale standardizzata effettuata prima di ogni vaccinazione. Il personale del Canale Verde seleziona, quindi, i casi da convocare presso il Centro per la visita ambulatoriale”<. Nel 39% dei casi sono emerse “controindicazioni generali o specifiche alla somministrazione di uno o più vaccini o l’indicazione sulla schedula vaccinale da osservare in particolari soggetti”. Mi sembrano davvero tanti, più di un terzo. E comunque, mi domando se tutti i casi vengono valutati dal Canale Verde, no perché.. credo che sia un lavoro impegnativo e ho dei dubbi.
Insomma mi pare di capire che siamo molto poco informati sui fatti, ma anche loro, visto l’esiguo numero di segnalazioni ricevute e su cui basano le loro statistiche.
E, per caso, mi trovo a leggere l’esperienza di questa mamma con la sua pediatra così da farmi tornare in mente la risata della dott.ssa Gottardello. Mi metto anche nei suoi panni, della Gottardello, perchè dalla sua parte aveva solo il gruppo di medici che si era forse portata appresso, mentre tutta la sala “inneggiava” al dott. Gava… lo stress per lei deve essere stato tanto, tale da farle uscire quella risata e quella frase infelice per farci passare da incoscienti. Magari le sarà anche venuto un gran mal di testa con tutto il casino che è seguito tra genitori e medici che si parlavano sopra, ma spero non abbia preso una tachipirina. E anche voi non fatelo, non date la tachipirina i vostri figli che non è acqua, anzi è un ossidante  dannoso per bambine e bambini.
Per concludere, non ci resta che affidarci alla prevenzione, che normalmente è la cosa migliore, ma non prevenzione a mezzo vaccini, prevenzione a mezzo normali norme igieniche e di vita quotidiana. Il dott. Gava consiglia ai genitori “di approfondire le loro conoscenze di Igiene di Vita e in particolare di Igiene Alimentare: non potete immaginare quante patologie e quanti problemi infantili e adolescenziali si risolverebbero se i nostri bambini mangiassero e vivessero meglio!”.
Altri suggerimenti del dottore prima di chiudere: combattere l’acidosi (avevo parlato del suo opposto, l’alcalosi) e abolire il latte vaccino ed il frumento; sulle vaccinazioni, quelle eventualmente da valutare e fare, sono contro il tetano e la pertosse.
Siamo noi gli artefici del nostro destino e anche di quello dei nostri figli, non facciamoci mettere paura dalle lobby farmaceutiche e mettiamoci di buona volontà a leggere ed informarci perchè sia la nostra salute a prevalere e non gli interessi di pochi.



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