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Vado Ligure: il caso OCV ed i nonsense dell’ambientalismo estremo

Creato il 17 febbraio 2012 da Yellowflate @yellowflate
Vado Ligure: il caso OCV ed i nonsense dell’ambientalismo estremo

Foto FB gruppo Salviamo OCV Reinforcements Vado Ligure

Vado Ligure, ieri la prima giornata di sciopero dei lavoratori ella Ocv Owens Corning. Dopo una prima assemblea dinnanzi i cancelli, i dipendenti della OCV e di altre fabbriche vadesi hanno raggiunto in corteo il Municipio per incontrare il sindaco  Attilio Caviglia. Da Caviglia sono stati ricevuti alcuni sindacalisti che avrebbero spiegato la situazione drammatica in cui versa il savonese ed avrebbero richiesto un tavolo nazionale con il Governo per risolvere la situazione.

Nel pomeriggio di ieri un gruppo di dipendenti si è pure recato al Consiglio Comunale.

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Intanto il mondo politico, si dimostra “solidale” alla vertenza OCV. Atteggiamento particolarmente strano è quello di Rifondazione Comunista. Quasi un nonsense.

Da un lato infatti la federazione savonese scrive in merito alla  “ più decisa solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici”, sottolineando come la delocalizzazione della OCV sia “l’ ennesimo tentativo di cessazione di attività produttive”dall’altro però lo stesso partito, quasi cavalcando l’0nda lunga della questione Eternit di Casala Monserrato si schiera a spada tratta in merito all’annoso problema del  Tirreno Power.

Non era però proprio un collegamento con la Tirreno Power  che doveva fornire un collegamento elettrico con l’OCV ed altre strutture locali per poter fornire energia elettrica a costo inferiore? Nel 2008  si era addirittura parlato della realizzazione di un cavidotto della lunghezza di 1,7 km per una fornitura di 5 MW di potenza nominale che doveva fornire energia alla OCV (ex Vetrotex). La fornitura doveva permettere la risoluzione della crisi riducendo l’impatto dei costi di  approvvigionamento energetico per OCV.
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Da una dichiarazione apparsa su Savona news a firma del segretario del circolo locale di RC, pare invece che la Tirreno Power proprio non piaccia e così si legge “Insistere a difendere una sorta di pensiero unico nel dibattito intorno agli impianti industriali che inquinano, significa non avere una visione prospettica di lungo termine per quanto riguarda la progettazione del territorio.”

Insomma una posizione controversa. Forse servirebbe un nuovo piano industriale più compatibile con l’ambiente ma ora come ora sembra proprio che l’emergenza sia quella dei posti di lavoro. Pare difficile far andare di pari passo ecologia e sviluppo industriale, ambiente e posti di lavoro, predisporre ora un piano territoriale che risolva le due situazioni sembra essere alquanto utopico.

Intanto il consiglio comunale di ieri pomeriggio porta dietro di sè il sapore amaro di parti sociali in lotta e aspramente contrapposte. Il Sindaco Caviglia è stato insultato dopo che la maggioranza ha respinto  un ordine del giorno presentato dal Pd sulla grave  crisi industriale vades. Nell’ordine del giorno vi era la   richiesta di un impegno diretto da parte del Comune per la trattativa su Tirreno Power e la realizzazione della piattaforma Maersk come occasioni di sviluppo sul territorio in grado di assorbire molti dipendenti rimasti a casa dalla crisi che ha colpito le aziende del bacino vadese.La maggioranza, si legge su IVG ha voluto limitare il documento al caso Ocv, senza includere Tirreno Power e la piattaforma Maersk.E’ invece stato approvato un ordine del giorno dove si  sottolinea la necessità di un immediato tavolo istituzionale con il coinvolgimento del Ministero, un confronto serrato per portare ad una soluzione industriale e occupazionale percorribile. Un nuovo incontro è previsto mercoledì prossimo e questa volta tra le parti ci saranno anche i rappresentanti della Regione.

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