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Potrei dirvi di averla incontrata volutamente . Potrei persino inventarmi e raccontarvi di un fantomatico appuntamento fissato con lei per l’intervista. Non sarebbe vero...Non sarebbe serio... La realtà è ben altra cosa! L’abbiamo incontrata per caso, per puro caso ! E' stato un colpo di fortuna ! La fortuna, però , bisogna saperla cogliere al volo e…osare. Noi abbiamo osato ! Non ci siamo lasciati sfuggire la ghiotta occasione…
Molti di voi, ne son certo, si staranno chiedendo chi sia Valentina Greggio. Valentina è semplicemente la signora della velocità.Verbanese, molto grintosa, poco più che ventenne, è sciatrice provetta nonchè atleta dello " Sci Club Domobianca”. Ha vinto il titolo mondiale di chilometro lanciato . Di primo acchito parrebbe essere esile…persino fragile. Questa ragazza, semplice nei modi e raffinata, sfreccia sulla neve a più di 200 km/ora . Una vera forza della Natura! L’abbiamo incontrata al Ristorante “Delle Alpi”, alla Cascata del Toce. Ci ha di buon grado rilasciato un’intervista.
- Valentina,…posso darti del tu o preferisci il lei?- “Diamoci del tu…Meglio…”
- Bene Valentina…Potrà sembrare una domanda scontata…Vuoi dirci il perchè hai deciso di dedicarti proprio a questa disciplina?- “Ho iniziato a sciare a due anni e mezzo e sin da piccola la velocità mi ha sempre appassionata. Si può dire che abbia la velocità nel sangue! Un giorno l’allenatore dell’attuale Squadra Nazionale di KL mi ha proposto di cimentarmi in questa disciplina . Ho accettato subito! Dopo la prima gara devono aver notato le mie capacità e mi hanno subito inserita in Squadra. Da allora ho iniziato a gareggiare in Coppa del Mondo”.- Dicono che il chilometro lanciato sia solo una questione di adrenalina…In realtà di cosa si tratta?- “Vero! Spesso la gente pensa che per scendere da quelle piste sia sufficiente avere un gran coraggio. In realtà non è così! Ci vuole indubbiamente coraggio ma anche molta preparazione fisica, molta concentrazione e sicuramente qualche dote di abilità di scorrimento che permette di fare la differenza”.
- Immagino che la scelta dei materiali sia quindi importante…- “Certo! I materiali sono molto importanti . Sulla scelta e la preparazione dei materiali si deve lavorare parecchio dato che stiamo parlando di materiali speciali , studiati apposta per noi. La maggior parte delle attrezzature vengono create da esperti artigiani oppure da noi stessi. Gli sci per il chilometro lanciato, invece , li produce soltanto una sola ditta. Questa ditta è l’esclusivista a livello mondiale per gli sci. La differenza,il più delle volte, quindi è data dalla sciolina. Bisogna essere abili nello scegliere il tipo di sciolina più appropriata al materiale,la più consona, che riduca l’attrito e aumenti conseguentemente la velocità di scorrimento dello sci. Questa fondamentale componente si può decidere anche soltanto la sera prima della gara. La scelta di una corretta sciolina può risultare decisiva .La sciolina è tanto importante a tal punto da poter decretare il successo o l'insuccesso di un'atleta in una gara”.
- Valentina…Oltre a essere una sciatrice…di cosa ti occupi durante il tuo tempo libero?- “ Studio Scienze Motorie presso l' Università dell' Insubria, sede di Saronno. Sono maestra di sci e nei week-end nonchè durante le vacanze di Natale, insegno a sciare. Alleno anche una squadra di atletica a Verbania. Ovviamente devo trovare anche il tempo per allenarmi. Il chilometro lanciato non è uno scherzo!"- Tornando alla velocità…Come vivi il rapporto con la montagna? Ritieni i silenzi…il meditare…il conoscere i propri limiti importanti?- “Amo la montagna. Anche se son nata in riva al Lago Maggiore, posso tranquillamente affermare di essere cresciuta in montagna! Adoro andare a camminare in giro per i monti...Mi lascio incantare e sorprendere dalla Natura. A volte vado a far trekking sul Monte Rosa . I silenzi e la pace che regnano in quei luoghi mi rilassano completamente. Non posso però dire di essere una persona cui piaccia meditare. Sono abituata a prendere le cose così come vengono”.
- Ci racconti brevemente la tua impresa a 230 km/ orari?- “ I primi due anni ho gareggiato nella categoria con materiali di serie . Sono cioè materiali reperibili anche in negozio . Sono attrezzature da discesa libera . Nonostante tutto ho vinto i mondiali, la coppa del mondo e stabilito il record mondiale a 202 km/h. L’anno scorso ho cambiato categoria e son passata ai materiali speciali . Sono sci di 2.38 metri , casco aerodinamico, una tuta studiata appositamente per noi sciatori del chilometro lanciato, nonchè gli spoiler che costruisco personalmente. Sono tutte attrezzature, come si può ben intuire, atte a ridurre l'attrito, atte a aumentare la velocità!In principio, a dire il vero, ho fatto molta fatica ad adattarmi a questi nuovi materiali! Il motivo risiede nel fatto che non avevo mai utilizzato attrezzature così sofisticate, materiali così... particolari. Ho dovuto imparare a conoscerli perfettamente per poterli, quindi , gestire al meglio ed ottenere una prestazione tecnica ottimale. Posso ben dire che...non si finisce mai di apprendere... Ho molto ancora da fare se voglio migliorare le mie prestazioni! Il primato personale l’ho stabilito a Vars a fine marzo. E' successo quasi per caso...Mi spiego! In quel periodo non stavo molto bene in salute. Ero molto spossata...Ero decisamente stanca. Non volevo andare. Poi mi son detta che occasioni come quella, cioè gare a invito , sono più uniche che rare. Opportunità di quel tipo non si possono lasciar scappare Ho quindi deciso di partecipare. Il giorno della gara, alla prima discesa, sono sfrecciata sulla neve della pista a 230 km/h. Stranamente mi sentivo bene...Andavo forte quel giorno...Avrei però potuto far meglio perchè in realtà ho sbagliato in entrata le fotocellule . Mi son trovata a dover affrontare l'imprevisto di un dosso che, come si dice in gergo, mi ha fatto spigolare, quindi rallentare. Considera poi il rischio a certe velocità ...Ma ho saputo prontamente gestire l'inconveniente! Una volta superato il dosso, tutto è stato più facile. Non ho mai perso in aerodinamicità. E' stato lo sciare con tranquillità che mi ha permesso di volare verso il successo personale...Avvertivo di essere veloce...Certo è che il rammarico resta! Forse avrei potuto essere più veloce, molto più veloce. Ma è risaputo.... Con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Sono contenta dei risultati ottenuti nel primo anno di gare in questa categoria. Sì...tutto sommato direi che per il momento va tutto bene... molto bene”.
- Quali sono le tue aspettative per il futuro?- Non ho molte aspettative per il futuro. Vivo alla giornata. Avrei solo un sogno nel cassetto. A dir la verità , detto tra di noi, i sogni sarebbero due ma per scaramanzia...non te li dico".- Quali sono i limiti, a tuo avviso,sempre che esistano,in Italia per la preparazione di una sciatrice velocista come te ?- “Purtroppo un grosso limite è che in Italia non ci sono piste da KL . Quindi per noi è molto complicato allenarci. Spesso dobbiamo viaggiare, spostarci all’estero anche soltanto per fare dell' allenamento”.
- Tu sei di Verbania ma ti abbiamo incontrata in Valle Formazza…Come vivi il rapporto con questi luoghi?- “ Sono di Verbania ma a casa mia ci sto veramente poco . Amo la Val Formazza. Appena mi è possibile mi reco in quei luoghi dove sono i miei amici e dove posso rilassarmi. Inoltre d’estate faccio la cameriera al " Ristorante Delle Alpi” . Passo tutta l’estate in Val Formazza dedicandomi al lavoro , agli allenamenti e alle piacevoli passeggiate in montagna che mi ritemprano..."
- Tornando al chilometro lanciato…Chi temi maggiormente tra le tue avversarie e com’è il rapporto con gli altri atleti italiani?- “Le avversarie sono tutte da temere. Non sottovaluto mai i miei avversari! Ottimo direi il rapporto con tutto il team azzurro. Con i compagni di squadra mi trovo veramente bene . Abbiamo un vantaggio. Siamo pochi ed essendo in pochi siamo affiatati. Sai com'è...Poca brigata....vita beata ! Per quanto mi riguarda, come logico , cerco sempre di imparare dai più preparati , dai più capaci. Ma,ovviamente,ognuno si tiene i propri segreti per sé".
- Grazie Valentina…Vorresti salutare i lettori de “I viaggiatori Ignoranti”? Noi siamo tutti con te! In bocca al lupo per le prossime gare…- “Si...Vorrei mandare un caloroso saluto a tutti i lettori de "I viaggiatori Ignoranti". Ciao! A proposito ... crepi il lupo!”
Fabio ViganòINTERVISTA TRADOTTA IN INGLESE DA ANDREA CARLO CAPPI.
I might tell you I met her intentionally. I might even invent I organized a phantomatic rendez-vous in order to interview her. It wouldn’t be true. It wouldn’t be serious. The truth is entirely different! We met her by chance, by mere chance. It was just pure luck. Luck, anyway, must be taken avantage of. You’ve got to dare. And we did! We couldn’t miss this great occasion. Many of you, I’m sure, are wondering who Valentina Greggio is. Valentina is, simply, the lady of speed.
From Verbania, Italy, very gutsy, in her early twenties, she’s a master skier and athlete from the Sci Club Domobianca. She holds the world title for speed skiing, known in Italian as kilometro lanciato, or KL. At first she might appear tiny, even fragile. This fine girl, simple in her manners, races on the snow at 200 km/h. A real force of Nature! We met her at Delle Alpi Restaurant, near the Toce Falls. She kindly allowed us to interview her.
«Velentina... may I call you Valentina?»
«Yes, that’s better.»
«Alright, Valentina. It may seem an obvious question, Would you tell us why you decided to dedicate youself to this sport discipline?»
«I started skiing when I was two years and a half old. I have loved speed since I was a little girl. You can say speed is in my blood! One day the trainer of the current Italian KL team suggested I should try speed skiing. I immediately accepted. After my first race, they must have noticed my skills and I entered the team in short notice. Since then I started racing in the World Cup.»
«They say KL is just a matter of adrenaline. What is it, actually?»
«That’s true. Most people thinks that descending those pistes just requires a lot of courage. It’s not like this. It takes courage, undoubtedly, but also a lot of physical training, huge concentration and some sliding skills that, for sure, make the difference.»
«I guess the choice of materials is important, then.»
«It is! Materials are extremely important. They need careful choice and preparation, since we’re speaking about special materials, studied for us on purpose. Most of the equipment is created by expert craftsmen or by ourselves. While skis for speed skiing are made by just one firm, which has the world exclusive for this kind of skis. Most of the time, difference is made by ski wax. You must be clever in choosing the right wax, the best one for the material, in order to reduce friction, thus enhancing the sliding speed of the ski. This essential component may be decided just the night before the race. The choice is crucial. Success or failure in a race might depend on it.»
«Valentina, a part from skiing, what do you do in your spare time?»
«I’m studying kinesiology at the the Università dell’Insubria, in Saronno. I’m a ski teacher, during weekends and Christmas holidays. I also train an athletic team in Verbania. Obviously, I also must find time to train myself. Speed skiing is no joke!»
«Back to speed. How do you live your relationship with mountains? Do you think that silence, meditation, knowing your own limits is important?»
«I love mountains. Though I was born on the lake, Lago Maggiore, I can say I grew up on the mountains. I love walking on moutain tracks. I let myself be amazed and surprised by nature. Sometimes I go trekking on Monte Rosa. The quiet and peace in those places completely relax me. But I can’t say I’m much into meditation. I just take things as they come.»
«Can you tell us briefly about your 230 km/h challenge?»
«During the first two years I used to race with conventional materials, the ones you can find in a shop. That’s 2.38 mt skis, aerodynamic helmet, a suit specially designed for speed skiing, plus the spoilers I make by myself. That is, as you can imagine, an equipment conceived to reduce friction and increase speed. At first, actually, I found hard getting accustomed to those new materials. I had never used such a sophisticated equipment, those... particular materials. I had to get to know them perfectly, in order to handle them at their best, I can really say... you never stop learning. I still have a lot of work to do, if I want to improve my performance! I reached my personal record in Vars, in march. It almost happened by chance. I’ll explain you. I didn’t feel so good in that period. I was tired, very tired. I didn’t feel like going. But I thought that chances like that – invitation races, I mean – are extremely rare. You can’t miss such an opportunity. So I decided to go. The day of the race, at the first descent, I speeded on the piste at 230 km/h. I felt strangely well. I was great that day. I might have done better, anyway, since I got the entrance with the photocells wrong. And I found an unexpected bump that made me – as they say – spigolare, and slow down. Imagine the risk at that speed. But I managed to handle the situation. After the bump, everything was easier. I never lost aerodynamics. It was by keeping myself calm while skiing that I flied toward my personal success. I felt fast. Of course, there’s still the regret. I might have been faster, much faster. But everybody knows... with ifs and buts, you don’t get anywhere. I’m glad with the results in my first year in this cathegory. Yes, I’d say that, all in all, everything goes right, really right.»
«What do you expect from the future?»
«Not much. I live day by day. I’d have just one dream. Well, actually two, but I won’t tell you, it might bring bad luck.»
«What are, in your opinion, the limits in Italy for the preparation of a speed skier like you?»
«The big limit is that there are no KL pistes in Italy. Training for us is very complicated. We often have to travel, go to other countries just to train ourselves.»
«You are from Verbania, but we find you here in Val Formazza. What’s your relationships with these places?»
«I’m from Verbania, but I spend very little time at home. I love Val Formazza. Whenever I can, I come here, where I have my friends and can relax. Besides in summer I work as a waitress at Delle Alpi Restaurant. I spend the whole summer working, training and pleasantly walking on the mountains.»
«Back to speed skiing. Who is your most fearful opponent and how is your relationship with other Italian athletes?»
«All opponents are fearful. I never underestimate them! I’d say the relationship with the whole Italian team is very good. I feel really good with my team-mates. We have an advantage. We are few and get along well. As far as I’m concerned, I always try to learn from the best trained and best skilled. But, obviously, they all keep their secrets for themselves.»
«Thanks, Valentina. Would you like to send a greeting to the readers of I viaggiatori ignoranti? We’re all on your side. Good luck for your upcoming races.»
«Yes. I’d like to send my best regards to all readers of I viaggiatori ignoranti. Bye and, by the way, thanks for wishing me good luck.»
Fabio Viganò
Traduzione di Andrea Carlo Cappi
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